Google, imputata per il tracciamento degli utenti Chrome anche quando impostata modalità privata o in incognito, patteggia 5 miliardi
«…I ricorrenti hanno affermato che i dati analitici, i cookie e le app di Google consentono all'unità Alphabet di tracciare la propria attività anche quando impostano il browser Chrome di Google sulla modalità “Incognito” e altri browser sulla modalità di navigazione “privata”»
@salvadorbs@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi non sono convinto. Credo sia altrettanto importante che ci siano alternative basate sul motore di Chrome (che credo sia open source) che non siano Chrome.
@mcastel@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi il progetto rimane di google che ne guida lo sviluppo. Vedi la questione di manifest v3 delle estensioni, che bene o male i chromium based stanno piano piano accettando.
come ti capisco! La Gmail me l’avevano passata quando era ad invito quindi ce l’ho da non so nemmeno quanto tempo 😅
Esperienza personale: ho poi deciso (più o meno di recente) che non era il caso continuare sia per allontanarmi da Google sia perché ho iniziato a pensare che era il caso avere un dominio personale cosi da non dover più dipendere dagli eventuali capricci di un’azienda o di un’altra. Penso di aver passato almeno due mesi a modificare tutti i siti a cui ero iscritto che erano parecchi visto che è sempre stata la mia mail principale. In un paio di sito addirittura non ho mai potuto cambiarla.
Ora però sono un felice possessore di due domini personali gestiti attualmente da Proton e SimpleLogin, con la consapevolezza di potermene andare in qualunque momento senza dover nuovamente cambiare indirizzi sui siti!
@nicolo73@mcastel@omo_salvadego@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi io ho messo un forward da gmail al mio account di posta principale, ma ce l'ho da diversi anni, ho cambiato più volte la destinazione del forward. La gmail non la apro più ormai, la tengo per l'account dei giochi e basta. Ogni volta che mi arriva una mail che non viene da google sulla gmail so che ho un account da cambiare, ma ormai credo di non averne più
@omo_salvadego@nicolo73@mcastel@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi non so se all'epoca già c'era (parlo di 10-15 anni fa), forse non ho cercato io abbastanza. Ricordo che gmail, con tutta la sua interfaccia utente avanzatissima, non mi permetteva di vedere le mail nell'ordine in cui volevo io, quindi forward a un altro indirizzo e thunderbird. Alla luce dei fatti sono contenta di aver scelto questa soluzione. Ora la gmail ha un ruolo davvero marginale (ma mi serve e c'è)
@nicolo73@sabrinaweb71@omo_salvadego@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi io peraltro rifuggo da posizioni di grande intransigenza, sarà per l'età, ma adesso mi basta che ci siano alternative valide e possibili, poi mi muovo anche io in ambiente misto. A volte non si può fare altrimenti: piccolo esempio, il mio istituto usa Google per la posta, mica posso smettere per questo di leggere le email di lavoro... È vero che da giovane ero decisamente più massimalista, dunque non so...
@nicolo73@omo_salvadego@mcastel@quinta@macfranc@informatica@Vivaldi stavo finendo i caratteri. Ho un tablet principale che è degooglizzato e ha eOS come sistema operativo, dove faccio tutte le cose importanti (web, posta, fediverso, libri...) e sto molto attenta alla privacy e ai traccianti, poi ho un tablet che uso solo per giocare (io lo chiamo il gamegirl) dove per forza ho google playstore e account gmail. Ecco a cosa mi serve, la gmail per me è praticamente un account di gioco
@marcoboh@quinta@mcastel@nicolo73@omo_salvadego@macfranc@informatica@Vivaldi dipende da chi ha sviluppato l'app e come. Queste app puoi cercarle su store alternativi tipo Aurora Store, solo che non è detto che funzionino, se dipendono da librerie di google potresti dover installare anche le gapps o le microg. Spero che qui intervenga qualcuno che ne sa più di me a questo punto
@bestkevin@uriel@informatica@omo_salvadego@quinta@macfranc@mcastel@Vivaldi così la tua posta viene scansionata da google e dal server di destinazione :p
..la posta @vivaldi.net mi ha convinto per due motivi: 1 non si arricchisce vendendo i dati che trova nelle tonnellate della mia posta (anche io avevo aperto gmail su invito 20 anni fa)
2 quando do il mio indirizzo email, non devo fare lo spelling per far capire come si scrive (diversamente da altri server sicuri, quanto impronunciabili)
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