Oggi i #pensieriintrusivi hanno proprio voglia di prendere un estremamente abusivo controllo della mia vita ma… sono attualmente così #zzz che persino i penzieri generati dal mio essere mentalmente provata non riescono davvero a farmi agire, perché sarebbe troppa #fatica seguire cosa dicono loro rispetto a cosa il flusso degli #eventi mi pone davanti e io devo solo dire oooh, bello, anzi brutto, questo è e questo si fa. 🛏️
Stamattina ho letteralmente visto il mio bus mentre stavo ancora sopra a casa mia… ops. Puntualmente, fa sempre svariati minuti di #ritardo quando io sono ad aspettarlo per tempo, e sempre un tremendo anticipo quando sono io a fare un ritardo di appena 2 minuti letterali. Sono comunque scesa facendo finta di niente, perché in realtà non avevo letto benissimo il titolo e speravo di non averlo perso… ma invece il mio presentimento era giusto. Da un lato però le voci dormivano ancora a quell’ora, dall’altro aveva pure iniziato a piovere in modo strano e non pensavo di potermi comportare diversamente dallo stare lì sotto il portico ad aspettare il prossimo bus, quindi giustamente così ho fatto, e non ho riprogrammato in modo sbagliato la #giornata. 🙃
Dopo le lezioni della mattina, visto che anche altre persone avevano all’ultimo deciso di fare lo stesso, i pensieri intrusivi mi hanno detto di prendere il bus e tornare a casa, anche se avrei avuto una prova intermedia subito dopo la pausa pranzo… fortunatamente, data la fame, dato il fatto che aveva iniziato a piovere in modo ancora più strano qui, oltre al freddo glaciale ritornato chissà come, in questo momento ero talmente dissociata dal mio corpo che non è stato per nulla difficile semplicemente rimanere lì. Eccetto che non sono semplicemente rimasta lì, ho macinato parecchi passi praticamente per sport andando avanti e indietro senza nessuna migliore task secondaria da fare mentre mangiavo, prima andando alla fermata (!!! a vuoto a vuoto!) e poi alla mensa per salutare delle persone. 😈
E infine, in quest’ultimo caso le vøcį avrebbero avuto ragione, ma come dico sempre il #tempo è tiranno, e tra problemi tecnici e spiegazioni l’esame è nella pratica iniziato mezz’ora più tardi, quindi… non ho potuto fare alcun compromesso per cercare di prendere l’ultimo pullman prima dell’enorme buco orario in cui ora mi ritrovo a scrivere delle mie sofferenze per ammazzare un ennesimo dei tanti, interminabili quarti d’ora. Avrei probabilmente dovuto sfruttare ogni ultimo minuto disponibile per la consegna in ogni caso nella mia situazione, quindi non rosico, però eh, fa comunque molto pensare a quanto bene si alleino professori e SITA per farmi sempre e solo #aspettare. 🙀
Senza andare nello specifico, perché non mi va, la mia #impressione è che la disforia sia peggiorata tra gli ultimi giorni e settimane, e stia solo che peggiorando, un po’ così a caso. …Oltre al fatto che la cosa probabilmente non è molto cis — e vabbè, mi arrangio dato che le definizioni non le faccio io — è un problemino perché, oltre al #danno in sé, questo lo percepisco come anche una bella #beffa… Nel senso, una cosa che cerco sempre di fare, da un po’ di #tempo, quando possibile, è di trovare eventuali dettagli positivi nelle cose negative, praticamente trasformandole in parte in #copium… ma in questo caso?
Una #disforia forte potrebbe fungere da #spinta positiva che ti induce a fare effettivamente qualcosa per risolverla, ma in questo caso non posso fare nulla, posso solo aspettare. E credo che questa al momento non sia una scusa, perché una cosa l’ho fatta, quando l’altro giorno ho fatto la prenotazione ad un consultorio per (se tutto va bene) avere il nullaosta e la diagnosi (ah si, alla fine btw mi hanno risposto 5 giorni dopo, dicendo di aver preso in carico la cosa e che ora sono in lista di #attesa, sia lodato il cielo che la mail non si è persa per strada), dopo che la mattina prima mi sono svegliata, qualcosa ha cliccato, e ho realizzato che il mio sentire di dover #aspettare ancora anni per motivi di soldi era solo (dopo altre passate) un’ennesima #scusa (se così vogliamo definirla, non è esattamente la parola più adatta ma non ho alternative). Però appunto, dubito che l’aumentare così tanto proprio ora delle #sensazioni negative abbia un ruolo di utilità: se il fatto che deve accadere fosse cosa buona e giusta, sarebbe dovuto succedere mesi e mesi fa, quando veramente non avrei potuto fare nulla prima; non ora, dopo quasi 2 anni dalla mia maggiore età fatti passare non dico a vuoto, ma più o meno…
Maybe I’m stretching it ed è veramente una medaglia senza faccia positiva, ma come ho detto devo #razionalizzare le cose negative per sopportarle: potrebbe essere una risposta del subconscio, che sa che devo continuare a spingere perché le cose vadano in un certo modo, e vuole evitare che io magari trovi ulteriori #scuse o #preoccupazioni inutili? Meglio tardi che tardissimo, in quel caso, però sarebbe stato ancora meglio prima, you know… e comunque, credo sia lo stesso una risposta esagerata della mia mente, penso che già le #realizzazioni di qualche settimana fa siano più che sufficienti a non farmi #perdere altro tempo.
#Stamattina, per colpa dell’intestino e del trono di ceramica, che si sono coalizzati nel peggiore dei modi contro la mia persona, non ho fatto in tempo a prendere il bus semi-segreto che di solito uso per andare all’università a quest’ora… Oh, quello fa letteralmente sempre dai 10 ai 15 minuti di ritardo rispetto all’orario segnato, confermato dalla mia #esperienza, ma pensa tu la mia #sfiga che proprio stamattina doveva passare in orario. All’inizio non ci ho pensato molto proprio perché anche altre volte ho temuto, ma alla fine è sempre passato, solo #tardi… ma stavolta sentivo puzza di #sfortuna nell’aria, quindi dopo una manciata di minuti ho chiesto a chi stava aspettando un altro bus lì (sempre le stesse 3 persone tutti i giorni lmao), per curiosità, e mi hanno detto che il mezzo era infatti passato. #Mannaggia!!! 😫
Quindi ho preso quello di subito dopo alla #fermata non segreta, che a quanto pare nonostante i miei sospetti non è pienissimo come un tempo, nonostante l’inizio del secondo semestre (sarà che altri corsi ancora debbano ricominciare magari???). Però in questi giorni ci sono (suppongo) quelli del liceo che vanno a fare orientamento, quindi praticamente il #bus si è riempito ugualmente, di si e no una classe intera che stava lì ad #aspettare. Fortunatamente, forse da un lato il loro non essere iniziati alle meccaniche del bus, dall’altro il fatto che avevano tutti biglietti da timbrare e non abbonamenti o altro, il posto l’ho trovato comunque senza difficoltà, mentre alcuni di loro (pensavo peggio tbh, gli è andata bene) stanno viaggiando in piedi. #Unlucky, ma la mia dose di #unluck mattutina l’ho già consumata, quindi non poteva capitare altro. 😸
(Sto scrivendo questo mentre che sono di #ritorno nel bus, che ha iniziato a fare da poco rumori stranissimi, e qualora si avverasse la curiosa congiunzione astrale in cui questo mezzo dovesse esplodere, spero almeno di inviare questo #messaggio 👄)
Eccovi un banale #sintomo dell’indiscutibile #italica#disorganizzazione, che se fossi mio padre direi fare parte del piano dei potenti per far rimanere ignorante la popolazione: 🦧
#Stamattina vado all’ #università in orario per quell’esame (scritto), praticamente c’è un botto di #gente nell’atrio di fronte all’aula, e non si può fare nulla se non aspettare in “coda”, nella #speranza di entrare. Passano #infiniti quarti d’ora, interrotti ogni tanto da un tizio (l’assistente?) che si sporge fuori dall’aula per #dire cose… cose. Cose che non sono assolutamente arrivate lì in fondo, con tutto il #vociare a coprirle, né a me né, mi sa, ad alcuni altri. Alla fine passano 2 ore, e finalmente riesco ad #entrare, ma scopro che chi doveva rimanere lì ad #aspettare era chi doveva convalidare le #prove intercorso se sufficienti… chi stava per l’ #esame doveva apparire prima. Magicamente, suppongo, perché tra quella #folla era difficile anche solo passare. Quindi dovrò andare al prossimo appello. ✨
La cosa divertente è che il #tizio mi ha #detto tipo “eh, prima lo abbiamo detto che chi doveva fare l’esame doveva entrare subito“. Allora se così funzionano le cose, qualora dovessi fare l’orale, se non so una domanda rispondo a bassa #voce, e se l’interlocutore non capisce, allora io “eh, io l’ho detta la risposta!” (sono contro i doppi standard). 🤫