"Qualcuno ha osservato, giustamente, che i lavoratori poveri sono diventati i maggiori filantropi della nostra società: sopportano le privazioni in modo che l’inflazione non cresca troppo e i profitti delle azioni siano sempre più alti. Essere un lavoratore povero significa essere un donatore anonimo, a favore dei padroni."
"Non tutto, ovviamente, è farina del sacco del governo Meloni. Ma come gli altri, dal 1991 a oggi, anch’esso è l’espressione organica di una politica di classe che ha imposto la più violenta repressione salariale nei paesi Ocse. Negli ultimi trent’anni i salari reali in Italia sono rimasti fermi con una crescita simbolica dell’1% a fronte del 32,5% registrato in media nell’area Ocse."
"Sono certa che arriveranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l’atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati generali organizzati dalla Fondazione per la Natalità"
@Elikorokoros la reazione del governo rappresenta bene la loro cultura politica, quello che preoccupa è vedere come anche da altre parti si equipari la contestazione a una figura pubblica in un evento pubblico a un atto violento o censorio. Stiamo messi molto molto male
Ho appena letto un articolo in cui l'autore scrive che non gli fa né caldo né freddo sapere che qualche giornalista possa scrivere minchiate su Albini, e io sono ancora qui a pensare all'articolo del Manifesto che ho letto ieri sera, in cui la giornalista, nel fare un breve elenco delle band registrate da Albini, cita i Bush come se fosse normale citarli, buttandoli in mezzo tra Neurosis e Low, e vorrei dirle «sorella, PORCO DIO, con tutte le band e gli artisti che potevi scegliere i Bush cosa mi rappresentano? D'accordo, Steve ha registrato anche i Bush ma mannaggia al cazzo i Bush fanno vomitare sorella, hanno la stessa consistenza storica di una cover band dei Ricchi e poveri! Che ne pensi di sostituire quel nome con, che ne so, i Godspeed You! Black Emperor? Grazie».
@SmilaBlomma ahaha mi piace questa cosa che si aiutano gli elettori un poco smemorati facendogli scrivere il nome con cui commentano i dibattiti su rete4
Nata con un fratricidio (e l'omicida a sua volta fu, probabilmente, assassinato e smembrato), sopravvissuta grazie a uno stupro di massa, divenuta grande per mezzo di guerre e razzie. #Roma2777
"Ma dopo di noi non ci sono più altre tribù, ma soltanto scogli e onde e un flagello ancora peggiore, i #romani contro la cui prepotenza non servono come difesa neppure la sottomissione e l'umiltà. Razziatori del mondo, adesso che la loro sete di universale saccheggio ha reso esausta la terra, vanno a cercare anche in mare: avidi se il nemico è ricco, arroganti se povero, gente che né l'oriente né l'occidente possono saziare. Loro bramano possedere con uguale smania ricchezze e miseria. Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero. Fanno il deserto, e lo chiamano pace"
Calgaco nell'Agricola di Tacito
note a margine personali: penso, come tanti, che l'avvento e la diffusione dei social abbia innescato un vero e proprio cortocircuito nel rapporto che abbiamo con la realtà, con le cose e con le persone. Un rapporto ormai nevrotico (nel senso clinico del termine) e forse compromesso definitivamente.
Ci siamo letteralmente bevuti il cervello e spero che le generazioni future studiando questi anni li ricorderanno come un'epoca di impazzimento generale.