Per quanto riguarda la riflessione non l’ho ben capita del tutto ma forse ho frainteso: quella è via Dante che è già pedonale e già ora è difficile da fare a piedi in alcuni momenti, non oso immaginare come fosse oggi se fossero rimasti tram e automobili 😁 il fatto è che oggi c’è molta più gente di allora e sarebbe decisamente infattibile (né auspicabile secondo me) “tornare indietro”.
Sul fatto che le strade dovrebbero invece tornare a servire alle persone (in tutte le loro necessità di utilizzo) e non ad uso esclusivo delle automobili sono invece molto d’accordo. Purtroppo la maggior parte delle strade è stata pensata e modificata per fare spazio solo alle automobili (parcheggi e/o strade da percorrere). Nella stessa epoca di quel video i bambini giocavano per strada (sì anche a Milano), cosa oggi assolutamente impensabile e non tanto perché non c’è spazio ma proprio perché il 90% della maggior parte di strade è di proprietà delle automobili (anche nelle vie interne, in periferia o dove comunque non ce ne sarebbe bisogno).
Io ti farei assistere a cosa mi tocca sentire in ufficio ma non solo volta che si parla di mettere alcune via con il limite dei 30km/h. Nemmeno se gli togliessero il pane di bocca si arrabbierebbero cosi tanto alcune persone.
I bambini dovrebbero fare cose che non portano discriminazioni e no, la religione non è una di queste. D’altronde questi sono problemi degli adulti e sono abbastanza convinto che ai bambini non frega nulla e vorrebbero solo stare tutti insieme senza discriminazioni.
A me interessa poco visto che se mio figlio mi chiede qualcosa su questo argomento gli dico semplicemente la verità: “Dio è come Babbo Natale, qualcuno ci crede o fa finta di crederci ma non esiste” ma mi scoccia per esempio che durante l’anacronistica “ora di religione” (con insegnante scelto dalla curia, giusto per capirci che non è un’ora di religione ma è un’ora di cattolicesimo travestito) lui dovrà uscire dalla classe e dividersi dai suoi compagni al posto di usare quell’ora per qualcosa di utile per tutti (educazione stradale, educazione civica etc).
Mio figlio deve ancora iniziare la scuola primaria ma nella presentazione della scuola ci è stato detto esattamente quanto ho riportato, quindi non so se è una cosa di tutte le scuole o meno ma nella scuola che abbiamo scelto noi (primaria statale) sì. Ci hanno detto che l’ora di religione è quella di default, che l’insegnante viene scelto dalla curia (quindi non so quale sia il programma ma sinceramente non mi aspetto nulla di particolarmente eversivo) e che i bambini che non vogliono farla verranno portati in un altro posto dove faranno qualcosa “di diverso” come parlare delle emozioni o cose del genere (sono stati abbastanza evasivi su questo quindi probabilmente è una cosa che scelgono in corsa in base a quanti bambini ci sono).
Abito in una città non propriamente calda d’inverno e sì, si può decisamente fare. Personalmente preferisco il gilet anti-vento alla maglia (ovviamente quando non piove, mi porto sempre dietro una giacca e dei pantaloni antipioggia) perché mi fa sudare molto meno.
Che poi il problema della pioggia, almeno in Italia, è tipico dell’autunno e della primavera non tanto dell’inverno dove fa sostanzialmente freddo ma spesso piove poco.
In diversi anni di bicicletta la cosa che ho trovato più insopportabile e faticosa sono stati i pochi giorni di vento forte. Ecco quello se fosse costante e sistematico sarebbe una bella faticaccia. Pioggia e freddo per nulla, sarà che sono abituato da quando avevo 14 anni ad andare in giro in motorino e scooter, non c’è molta differenza in bici!
Assolutamente, io faccio 7-8km tutti dentro la città e soprattutto ho scelto la strada da fare in base alla tipologia di traffico: evito accuratamente gli stradoni trafficati e cerco per quanto possibile di attraversare parchi, piste ciclabili (poche o nessuna) e isole pedonali. Anche se allungo di qualche minuto il tragitto mi sento decisamente più sicuro.
Come detto vado sulle due ruote da parecchio e sì, i camion, gli autobus e le automobili sono un pericolo incredibile. Io cerco di essere sempre il più visibile possibile ma ogni giorno sono contento di arrivare intero a lavoro e a casa 😅
Gliela dovremmo dire la verità su Babbo Natale? – di Enrico Galiano
@libri
NB: Il sito illibraio.it è un punto di riferimento per i lettori e il mondo del libro. Ogni giorno ospita notizie, interviste, storie, approfondimenti, interventi d’autore.
Ho visto genitori non solo mentire a figli anche abbastanza grandi ma addirittura fare delle vere e proprie sceneggiate come “le telefonate alla segretaria di Babbo Natale” con tanto di persona dall’altro capo d’accordo fingendo di essere davvero chi dicevano di chiamare.
Un conto è fantasticare insieme su qualcosa, un altro è creare bugie e sotterfugi addirittura smentendo i bambini quando scoprono la verità facendoli sentire idioti, a mio parere.
Sembra che tutte le banche italiane obblighino ad avere l'app installata per fare qualsiasi cosa, pure per generare il token di accesso (giustissimo per la sicurezza) per visualizzare il sito web.
E se volessi accedere ai servizi online senza avere l'app sotto mano? Come già si può fare con PayPal che ti manda il token via SMS o chiamata oltre che via app.
Esistono conti che ti permettono di accedere ai servizi web senza generare il codice da app? (Ma con altri sistemi ovviamente)
Informazioni sensibili militari statunitensi sono state inviate in Mali per anni grazie a un semplice errore di battitura. Ora il governo amico della Russia avrà accesso ad esse
Un semplice errore di battitura significa che milioni di e-mail destinate all'esercito americano stanno per cadere nelle mani del Mali, uno stato filo-russo nell'Africa occidentale, secondo quanto riportato lunedì dal Financial Times .
Tutt’oggi a me arrivano email (anche importanti) di una sudamericana mia omonima 🙈 non ho nemmeno idea di quale sia il suo indirizzo email, ipotizzo cognome.nome mentre il mio è nome.cognome
Come potrei provare a contattarla? Nelle mail che ricevo e che ho ricevuto non ci sono elementi per contattarla, potrebbe avere nome.cognome2, cognome.nome o chissà che cos’altro…
Cosa ci guadagna Meta a "entrare nel Fediverso"? Nulla di economicamente rilevante, almeno nell'immediato. Il progetto è "soltanto" di natura strategica
Riportiamo per intero la nostra risposta a un thread comparso su feddit.it e in particolare all'osservazione di @Darjuz (È un’azienda è ovvio che cerca di inserirsi in un ambito che le sembra promettente per farsi i soldi…)
Non saprei. Il Fediverso non è facilmente monetizzabile e quella che sta facendo Meta non è un’operazione ad alto rendimento sebbene sia sicuramente un’operazione a bassissimo costo.Quello che Facebook non può sopportare è il fatto che gli utenti socializzino al di fuori del suo giardino recintato, in cui le persone sono costrette a consumare nel baretto aziendale! Per il momento sono pochi utenti, ma la minaccia può essere devastante sul lungo termine.
Ora, in qualsiasi azienda, se esiste un rischio esistenziale, si cerca di di battersi fino in fondo per eliminarlo o mitigarne gli effetti. Come ultima soluzione ci si può assicurare contro quel rischio.
Siamo arrivati al nocciolo della questione: questa iniziativa di Meta, non è altro che un piccolo costo assicurativo.
Come funziona questa assicurazione? Mi sembra abbastanza chiaro: Meta si trova a muovere truppe in un terreno sconosciuto per portare, come direbbe un’altra simpatica realtà che abbiamo imparato a conoscere meglio in quest’ultimo anno e mezzo, un’operazione speciale per degratuitizzare il Fediverso.
Questa operazione presenta una grandissima possibilità di successo, considerando l’immensa sproporzione a favore di Meta. Inoltre, sempre per riprendere la metafora Ucraina, Zuckerberg confida nell’avidità di alcuni importanti amministratori di istanza: «questi amministratori hanno concentrato sulle proprie istanze la maggior parte degli utenti del Fediverso, quindi parlano la mia stessa lingua e quindi saranno alleati della mia impresa contro il temibile spettro della gratuità. Basterà far avere loro quattro spicci e un piatto di lenticchie»
Funzionerà questa strategia? Ci sono molti elementi che suggeriscono di sì. Esattamente come la Russia aveva sufficienti elementi per immaginare una conquista dell’Ucraina in tempi piuttosto rapidi, perché « Noi siamo una superpotenza e tutti i russofoni d’Ucraina ci saluteranno come liberatori e imbraceranno le armi contro il loro governo antirusso»
Naturalmente, Questa è l’unica cosa che insegni la storia, anche i piani ben studiati non per questo si concretizzano…
Ecco perché è importante dare seguito alla proposta di defederazione delle istanze di Zuckerberg: Il motivo è che non bisogna mai dare nulla per scontato!
Sono abbastanza d’accordo con il tuo discorso tranne per questa parte:
ma allo stesso tempo tutti noi siamo clienti di quelle stesse aziende (usiamo WhatsApp, usiamo Google maps, ecc.).
Molti di quelli che sono qui non utilizzano e soprattutto non vorrebbero utilizzare WhatsApp e Google Maps ma spesso e volentieri ne sono obbligati. Per WhatsApp ne sono obbligati perché utilizza un protocollo proprietario e se tutta la tua famiglia usa WhatsApp ne sei obbligato anche tu. Google invece ha creato un ecosistema così dipendente da sé stesso che alcune applicazioni (non sue, degli altri!) non funzionano se non si ha installato Google Maps sul proprio smartphone.
Insomma seppur capisco il tuo discorso non darei così per scontato che tutti (soprattutto qui dentro) utilizzino senza problemi le applicazioni delle Big Tech. Sul mio smartphone per esempio c’è installato GrapheneOS e non c’è traccia di alcuna applicazione Google.
Detto questo, come dicevo sono abbastanza d’accordo con quanto dici. Un po’ perché non amo molto la narrativa bellicosa né quella del bene vs male o del noi contro loro. Sono tendenzialmente per il costruire anziché demolire. Tuttavia comprendo le paure di molti: dietro l’ascia di guerra si nasconde soprattutto paura. Paura che Meta, e non è difficile immaginarlo, imbracci la strategia dell’EEE arrivando qui come un bulldozer e spianando tutto. La paura è che i server che si federano con loro esplodano per via del numero gigantesco di utenti che si porta dietro e la paura che inizino, come hanno sempre fatto tutte le corporazioni, a fare forzature sui protocolli liberi per poi distinguersi e farne uno tutto loro lasciando tutti gli altri con le braghe calate.
Se posso ti consiglio questo articolo chiamato WhatsApp e l’addomesticamento degli utenti che ho personalmente tradotto in italiano e portato su Le Alternative per farlo conoscere a più persone possibili. La trovo una bella esperienza passata da non dimenticare.
Se hai però tutte le impostazioni buone e corrette (DMARC e compagnia) non esiste per ora questo problema in realtà. Uso un dominio personale su Proton da tempo e non è mai finito in spam da nessuna parte, nemmeno da Google.
È preventivato per settimana prossima, purtroppo sto leggendo di molti problemi sulla chat di Lemmy quindi mi sto segnando tutti i possibili errori e le possibili risoluzioni.
Comunque se vedo che sul server di test va tutto bene poi lo faccio quasi subito anche qui, lunedì o martedì scriverò qualcosa su !main penso, vediamo prima se è in previsione una 0.18.1 con qualche patch.