Nostro figlio è in Inghilterra con la scuola (la prima volta così lontano da mammina @Paz!) e noi ne abbiamo approfittato per fare una vacanza da anziani (ma alcoolica) alle terme toscane tra #Montepulciano e #Montalcino (#BagnoVignoni). Posti fantastici, natura, relax... E tanto #vino! Non ho mai visto in vita mia una concentrazione così imponente di enoteche, vinerie, wine bar, cantine! Non c'è altro, il paradiso 🤣
I nostri posti (ed il nostro vino) in #Abruzzo però non sono da meno! La prima cosa che mi è venuta in mente facendo un paragone (non me ne vogliano gli amici toscani) è che noi abruzzesi il vino lo sappiamo fare... In #Toscana lo sanno vendere!
Ma poi ho pensato che in fondo è meglio così: un "Marina Cvetic" base, in Toscana costerebbe 180 euro come minimo... Quindi viva il Montepulciano... D'Abruzzo! 😎
"Oh mara me', c'haja sindí!" : "Oh ... (qualcosa) , cosa devo sentire!"
Oppure "Mara me', chi m'ha successe!" : "...(qualcosa), che m'è accaduto!
"Mara me' " o "mare me' " è un'esclamazione che ricorreva spesso nel dialetto delle nonne.
Avrebbe potuto significare "mare mio" o "Maria mia" o ancora "comare mia", ma non me ne son fatto mai un cruccio: sapevo che serviva per esclamare e tanto mi son fatto bastare.
Fino a iersera, incappando in un canto tradizionale abruzzese, che, eppure, io non avevo mai sentito prima. O forse si, ma tanto tempo fa.
Non so ben dire perché un canto, una sera, in una tal versione, riescano a commuovermi fin quasi ad addolorarmi, ma tant'è.
Ne ho ascoltate diverse interpretazioni, ho saputo su di esso diversi aneddoti, tra cui il fatto che sia stato arrangiato da Nino Rota per la colonna sonora di un film della Wertmuller.
Il dialetto usato nel testo, non è quello lancianese.... (e poi dicono che l'accento lancianese sia indelicato 🤦)
Ho scoperto che "mara me' " significa "amara/o me" .
@Sampei
Alla fine del video c'è il testo e la traduzione a fronte, utile anche a noi abruzzesi 😅
Ne esistono diverse versioni, da quella scannese che è la più antica di cui si ha notizia (XVIII secolo 😲), a quelle di origine vastese o comunque della costa (con influenze musicali arbaresce).
Questa è una versione ridotta, ma c'è l'essenziale 😉
Sento che non c'è tempo
e allora un po' più in fretta farò
cercando di non lasciarmi prendere
dalla solita ansia bloccarsi non si può
cerco un nuovo contatto
un po' più di controllo su quel che sto vivendo
è il presente che mi sfugge dalle mani
ma io non mi sottraggo o almeno ci sto provando
A volte è meglio tacere.
O quantomeno sarebbe meglio essere sintetici.
Devo impararlo.
Anche nel parlare, "less is more".
Mi hanno incaricato di effettuare un sopralluogo presso una grande azienda alimentare, per verificare l'efficienza di un impianto installato da un grosso fornitore di prodotti e servizi.
Finite le verifiche, ho ragguagliato il mio datore di lavoro che, con aria soddisfatta del lavoro svolto, mi ha chiesto di informare io stesso il direttore di filiale della ditta fornitrice dell'impianto.
Sorpreso e lusingato della responsabilità affidatami, ho informato il nostro diretto cliente che gli eventuali problemi hanno origine a valle dell'impianto di sua competenza, prospettandogli un paio di soluzioni da suggerire al loro cliente come miglioria. Dietro sua espressa richiesta, ho dettagliato le fasi del mio intervento, ottenendo ampia approvazione per il metodo, l'analisi e le deduzioni finali.
Stamattina, a distanza di un paio di settimane, mi viene detto, ridendo, che il direttore ha chiesto il verbale del sopralluogo, giacché del mio "rapporto" non ci ha capito un ... una cippa.
Ora, io lo so che i miei ridevano del fatto non per la mia spiegazione, bensì per la "mancata comprensione", ma... ho accusato il colpo. Molto.
D'ora in poi, giurin giurello, mi impegnerò ad esser più sintetico.
A Langianə, li facemə stranə (la "ə" sta a significare che l'ultima vocale è appena accennata 😉) e sta a significare "A Lanciano lo facciamo strano".
Si, tante cose le facciamo strane, ma quelle che ci escono meglio sono l'apertura delle Feste di Settembre (feste patronali in onore della Madonna del Ponte - e anche qui, mica la Madonna in trono o assunta in cielo, no, una Madonna su un Ponte 🤦 - dicevo, apertura che avviene con tanto di fuochi d'artificio alle 4 (quattro!!! ) del mattino del 14/9. L'altra cosa strana e che ci riesce bene è lo scambio di auguri di Natale, che nelle nostre case e in piazza, avviene la sera del 23/12, al suono, tra le 18 e le 19, di una campanella chiamata "Squilla" 🔔
Quindi, da buon lancianese, vi giungano, a voi tutti del Fediverso, i miei auguri di un sereno e riappacificante Natale! 🎄🎅💝
Questo è per me un periodo abbastanza particolare ed impegnativo, e mi sono lasciato sfuggire una ricorrenza particolare il 7 ottobre, ovvero i 25 anni di lanciano.it :shock:
È un traguardo molto particolare per me, visto che tra un mesetto ne compio io 50. Significa che mi ha accompagnato per metà della mia vita o, ancora meglio, che metà vita fa iniziai a pensare a quella cosa che ha indirizzato definitivamente il mio percorso personale e professionale.
Probabilmente oggi in Abruzzo alle 12.00 si è registrato il record assoluto di "ngule a mammete" simultanei che resisterà inviolato nei secoli dei secoli :asd: #ItAlert
🖤🖤🖤
Troppo accelerati, forse, i miei giorni.
Lavoro (solita divisa, solito giro e poi, nel tempo avanzato, modalità jolly fino a ben oltre il fischio della.sirena, per passione), famiglia (moglie e figli), famiglia (mamma e fratello) vita mia, vita di contrada.
Troppo accelerati, probabilmente e ahimè, per questa età.
A volte è bello perfino: come quando all'improvviso arriva un ospite di riguardo e chiudi il soffietto del cucinino per celare alla vista le stoviglie da lavare ancora. Ma intanto stanno lì.
Così è per le cose che potrebbero essere impegnative ma non sono nelle priorità.
E intanto la vita passa.
Non rallenterò, neanche stasera. Il treno va, anche stasera.
Grazie a Dio.
Per un lancianese oggi, ogni 13 settembre, è un giorno particolare. Come il Giovedì Santo e la processione del Cireneo e degli Incappucciati (mica il Venerdì di tutta la cristianità), come il 23 Dicembre e la Squilla (mica il Natale di tutta la cristianità).
Il 13 di settembre e la Nottata, a Lanciano, è più importante della festa patronale, fissata con bolla papale al 16 di settembre.
Il 13 di settembre, a Lanciano, non si dorme. O ci si alza prima dei fuochi, incendiati alle 04:00 (si, di mattina, si! ) e della processione, e della pizza alla lancianese (pizza coperta con peperoni arrosto e alici) al mercato coperto.
A Lanciano il 13 settembre è la boccata d'aria con cui il sub riempie i polmoni prima di immergersi.
È così dal 1833.
Anzi no: è stato così dal 1833. Poi, di recente, c'è stato il Covid.
Poi stamattina c'è stato il botto.
Troppo veloci questi miei giorni, in preparazione delle Feste di Settembre, dopo appena 5 giorni dal Dono.
C'è stato l'ennesimo botto, stamattina, in quella fabbrica che delle Feste di Settembre ha contribuito a fare la storia con i suoi fuochi d'artificio, decenni fa, e che ha continuato a specializzarsi in esplosivi di ogni tipo, anche - soprattutto - esplosivi bellici.
Chè un'esplosione può essere festosa o tragica. Qui dovrei rallentare e pensare
Ché la tragicità di un'esplosione possa essere tragica in lontani scenari di guerra, le cui immagini ci sembrano così sfocate, sbiadite dal nostro vivere in opulenta pace. Qui dovrei rallentare e pensare.
Ché la devastazione di un'esplosione possa accadere nelle nostre campagne, in casematte celate alla vista da lontane recinzioni e prudenti argini di terra. Qui dovrei rallentare e pensare.
Ché un'esplosione devasti famiglie della mia città o di paesi vicinori, che strazi la vita di mie amiche rendendole vedove o orfani gli amici dei miei figli. Occorre che mi fermi un attimo e che io ci pensi.
Ecco dunque che la Nottata, quella delle giostre, con l'autoscontro e con la nave, con la ballerina e il tagadá, dove dai tempi della gioventù ho visto lavorare Roberto e Fernando, da oggi saranno un po' diverse. Oh, si, Roberto già da qualche anno già non c'era più, vinto dalla malattia. E anche Fernando, già da tempo, non ne faceva più parte, forse per la famiglia, forse per la "maturità".
Fernando. Morto nell'esplosione, oggi, 13 settembre, il giorno della nottata. Che quest anno non ci sarà.
Io per ora sto fermo e penso. Ma domani riparto. Domani riaccelero. Domani troverò il modo di chiudere per un po' la porta a soffietto del cucinino, dove fra poco riporrò i ricordi di gioventù con Roberto e Fernando. Ma quelli stanno la, e prima o poi gli devo render conto.
🖤🖤🖤