@luca ti ringrazio per il tuo riscontro positivo.
Io continuo a sperare che sempre più scuole possano avviare progetti basati sulla Fediverso e sul FOSS, ma dovrebbe iniziare la pubblica amministrazione centrale a intraprendere qualche iniziativa di questo tipo...
> ci sono molti aspetti da considerare (la strategia da usare, la preparazione degli insegnanti, il supporto "dal basso",...).
Vero. È importante lavorare sulla formazione (e l'autoformazione) degli insegnanti oltre che preparare dei "menù pronti" da poter modificare a seconda del contesto
> Hai per caso voglia di fare una chiacchierata?
Volentieri, ma non questa settimana. Se vuoi, possiamo sentirci da lunedì in poi
Criticare Israele negli USA? I media senza scopo di lucro potrebbero perdere lo status di esenzione fiscale senza il giusto processo
Un nuovo disegno di legge antiterrorismo con ampio sostegno bipartisan consentirebbe al governo di togliere esenzioni fiscali vitali ai notiziari no-profit.
Purtroppo il concetto di sostegno attuabile al terrorismo non si limita a contributi intenzionali e diretti ai gruppi terroristici.
Le leggi esistenti sul sostegno materiale al terrorismo sono infatti state a lungo criticate per la loro ampiezza e il potenziale abuso, non solo contro la libertà di parola ma anche contro i fornitori di aiuti umanitari.
Una recente lettera di 135 organizzazioni per i diritti che si oppongono al disegno di legge ha evidenziato gli sforzi per revocare lo status di esenzione fiscale, o altrimenti attuare ritorsioni contro, gruppi studenteschi filo-palestinesi.
Terrorismo di Stato: perché rapire Moro e non Andreotti? (2 parte) @anarchia
Nel dicembre del ’74 il giudice istruttore di Padova, Giovanni Tamburino (ex capo del Dap), che stava indagando sulla Rosa dei venti (con tanto di richiesta d’arresto per l’ex capo del Sid Vito Miceli), manda al Sid una richiesta urgente...
Qualcun altro come me sta provando Bridgy Fed? Ho scoperto che qualcuno mi ha risposto da Bluesky e che la risposta non mi è mai arrivata. In generale non so se i miei post arrivino "di là" tutti o almeno per la maggior parte.
Un saluto a Bluesky, cui mi sono appena "federato" utilizzando il servizio Bridgy Fed (https://fed.brid.gy/).
Il bridge è ancora sperimentale ma, salvo malfunzionamenti, dovreste poter interagire con me. #bridgyfed
Non sono un "pacifista". In certi momenti della mia vita ho condiviso e sostenuto molte volte le tesi dei pacifisti, ma solo perché erano molto più razionali delle tesi interventiste.
Tuttavia non sono né un pacifista né un obiettore di coscienza e accetto il primato della sicurezza nazionale, che è una strategia e non una scusa per gettare in guerra un popolo, per fare soldi con l'industria e per travestirsi da eroi nazionali.
Sicurezza nazionale non è guerra, ma anzi è, al massimo grado, la messa in atto di misure necessarie per evitare la guerra, sia nel caso in cui si voglia proiettare la propria influenza politica e strategica sul proprio spazio geopolitico, sia nel caso in cui si voglia semplicemente limitare o annientare quella dei propri avversari attuali e futuri.
Il clima militarista che sta animando la destra italiana è dannoso per la sicurezza nazionale e evidenzia alcuni aspetti molto preoccupanti.
Si sta parlando spesso di ripristino della leva obbligatoria, estendendola addirittura alle donne, ma non c'è alcuna onestà intellettuale in tutto questo carnevale grigioverde.
Il ripristino della leva obbligatoria, implica solo che l'Italia si sta preparando alla guerra nel modo più cieco, quello di Ares, e non nel modo più saggio, quello di Atena.
La leva obbligatoria implica infatti la ricerca di giovane carne da cannone, in un paese per altro con una demografia fragile, e non di personale specializzato da dedicare alle funzioni evolute.
Se il Paese volesse curare la propria Sicurezza Nazionale, dovrebbe prima di tutto chiarire la propria strategia: dobbiamo difenderci o dobbiamo attaccare?
Dobbiamo presidiare i nostri mari e i nostri cieli, oppure dobbiamo apprestare sbarchi e copertura missilistica a contingenti che operino su aree lontane?
Non servono militari di Leva, ma serve un addestramento breve e ricorrente per tutti i cittadini abili alla guerra. Se invece dobbiamo sferrare attacchi chissà dove, L'unica cosa che serve sono assaltatori che moriranno come mosche.
Si abbia il coraggio di dirlo: vedremo cosa risponderanno gli Italiani
@Bouc se hai obiezioni di coscienza, allora è un tuo diritto pretendere che nessuno stato ti rompa le palle con questa roba. Ma se non hai pregiudiziali, allora conviene a te per primo e ai tuoi cari ricevere indicazioni precise su come contribuire in uno scenario di guerra. Ed è un tuo diritto comprendere le logiche della dottrina di difesa del tuo paese.
PS: la leva militare non offriva quasi mai né addestramento militare né istruzione infermieristica né elementi di base di soccorso pubblico
@super_user_do Briar è un'interessante opzione, ma nessuna app è una soluzione, perché bisogna sempre fare una minima analisi del rischio su tutto il sistema che utilizzi per comunicare