Interessante anche che devi prima fare una lotteria per poter poi pagare i 10k dell’immatricolazione. Non ho capito pero se per partecipare alla lotteria devi prima aver comprato l’auto termica
Non puoi, perchè la lotteria è per avere la targa. Dopo che hai la targa compri l’auto, io almeno l’ho capita così. E qua invece siamo a farci le pippe con le direttive euro 6, euro 7, urina nel serbatoio ed euro alla n.
Ti immagini lo proponesse Biden? Farebbe la fine di Kennedy dopo un attimo. Altro che palle ci vorrebbero. Riguardo la Cina andrebbe capito però se ci sono scappatoie oppure se questo vale nelle città grandi ma poi nel resto del paese non hanno neanche l’assicurazione.
Un’altra cosa incredibile è che le mappe baidu mostrano le tempistiche dei semafori. In Europa potremmo farlo passando da osm (con applicazioni tipo maps.me): purtroppo però vedo l’Europa come una appendice americana un po’ retrò (per non dire ritardata). Spero di sbagliarmi, magari le vecchie mappe Tom Tom o Garmin (che sono anni che non installo) hanno già queste funzionalità.
Può aver senso per gli aerei che hanno bisogno di una grande quantità di energia in poco spazio e peso… Però l’idrogeno è davvero una tecnologia obsoleta
Il cemento lo usi a tonnellate per qualsiasi costruzione, se pensi poi a tutte quelle costruzioni umane non più utilizzate credo che soprassederesti anche tu. Questa è una batteria sui generis, non una centrale.
Apprezzo molto ogni tipo di innovazione per accumulare l’energia, ma ci sono dati concreti che provino il vantaggio rispetto al pompaggio? L’altro progetto (da cui in piccola parte deriva) non è stato per nulla un successo, e per la quantità che dovrebbe fornire questo non servono grandi progetti idroelettrici, quindi perchè affidarsi a questa metodologia?
Questo piccolo video(con palese bias) mette in luce molti dei problemi, ma i vantaggi concreti per cui viene preferito quali sono?
Il pompaggio idroelettrico è molto poco flessibile, hai bisogno sia del dislivello che della massa d’acqua da pompare.
Accumuli di questo tipo invece puoi farli praticamente ovunque.
Ne avremo comunque decisamente meno bisogno se la smettessimo con l’ossessione per sole e vento e cominciassimo seriamente a diversificare il mix con anche geotermico, biomassa, nucleare ecc. E riprendendo in mano l’idroelettrico il cui sviluppo abbiamo un po’ abbandonato perché costruire dighe spesso non piace agli ambientalisti
È sicuramente un ottimo risultato però, riferito a questo specifico articolo, non mi è piaciuta la chiusura “Nonostante questo successo, però, il fotovoltaico rappresenta ancora una piccolissima parte del mix energetico nella maggior parte dei paesi europei, dove eolico, gas, carbone e nucleare coprono ancora gran parte della domanda”. Se ne parla sempre di più ma ancora non abbastanza che l’energia nucleare deve essere proprio un sostituto dei combustibili fossili per poter decarbonizzare, viene detto in tutti gli studi e documenti redatti da enti internazionali.
No, le rinnovabili sono intermittenti e stagionali, non puoi mantenere un paese moderno senza una base fossile o nucleare. Tra l’altro è molto probabile che non sia possibile avere ina flotta di auto full electric, viste le limitazioni delle linee elettriche. ( esempio: hai idea di quanta potenza servirebbe la sera per ricaricare le auto dei pendolari? )
La sera caricherestii le auto dei pendolari con il surplus diurno che hai stoccato da qualche parte. E con il VehicleToGrid la puoi addirittura stoccare direttamente nelle auto.
Il problema si limiterebbe ai soli giorni invernali.
Stoccare eletttricità è IL problema. In pratica, se non per percentuali basse e con enormi dighe, non puoi farlo, perché… stiamo già pompando acqua la notte per usarla di giorno. Se ti interessa approfondire puoi leggerti il rapporto mensile terna sulla produzione elettrica. É molto istruttivo. Oltretutto noi usiamo già energia nucleare in abbondanza, è quel 14% di importazione che viene dalle centrali elettriche francesi.
Va cambiata pesantemente l’infrastruttura, vanno fatte opere come l’elettrodotto sorgente rizziconi, il quale è stato bersaglio di movimenti nimby per anni.
Economiche baatterie al sodio, ora sono partite anche le batterie gravitazionali (pensavo fossero il parto di una mente folle e invece le fanno davvero), V2G, etc… E di sicuro non sarà un compito facile arrivarci considerate le premesse
A prescindere dai conteggi, andrebbe incentivato il trasporto pubblico e il lavoro da casa per ridurre il numero di km che vengono fatti in macchina. Ma finché rimane l’idea che durante l’anno di smart working “ci siamo divertiti, torniamo a lavorare sul serio” non si va da nessuna parte
Poi se si vuole incentivare le ricariche diurne, tutte le ditte che danno posteggio ai dipendenti potrebbero mettere colonnine per questi, la macchina sta ferma 8+ ore anche lì.
Sono comunque d’accordo che il nucleare è necessario, almeno per questi anni/decenni di transizione
Geotermico è già sfruttato da decenni ( lardarello ), bisogna vedere che limiti ci sono. Quando l’avevo visitato i tecnici dicevano chiaramente che i limiti erano dovuti alla forte corrosione delle tubature, dato che le acque erano fortemente solforose
L’eolico non lo so può piazzare dappertutto , purtroppo , perché sono pochi i posti dove lavora bene. Il nucleare sarebbe la scelta giusta. Così dice , un ingegnere sul suo canale YT.
i punti che citi sono sicuramente la chiave per cui si teme di fare una proposta concreta sul nucleare. È vero però che sono spesso frutto di disinformazione (in buona o cattiva fede). Per la sicurezza è tutto documentato e disponibile a tutti su quanto siano ossessivi i controlli in fase di creazione e produzione. Le tempistiche sono sicuramente un fattore da tenere in conto (a prescindere dalle motivazioni) ma meglio iniziare ed averle fra 10 anni piuttosto che non averne e continuare ad inquinare come pazzi.
Secondo wikipedia questa idea c’è dagli anni '70, e negli ultimi anni vari paesi hanno cominciato di investire in ricerca più seria. Ma rimangono ancora molti problemi pratici da risolvere, non ultima delle quali sia che il carburante per missili è ancora fatto con il petrolio.
sì, d’accordo…infatti se guardi la deadline è abbastanza in là nel tempo, ma trovo positivo che si muovano e spero che lo facciano anche in pratica, al di là degli accordi di business. La notizia di per sè riguarda il coinvolgimento di Thales Alenia nel progetto.
Sarebbe stato bello fare qualcosa del genere anche in Italia, ma purtroppo il territorio italiano è troppo poco Vulcanico e non consente di realizzare impianti geotermici! /s
Sarebbe bello sì…il problema attuale sono i picchi notturni, causati dai climatizzatori, gestiti ora con idroelettrico e nucleare (acquistato) mentre una volta con idroelettrico e termoelettrico (bruciando combustibili fossili).
Il funzionamento dell’energia elettrica si basa sul carico e non viceversa come si potrebbe pensare … se non c’è carico che “consuma” l’energia, ci sono anche rischi di sovraccarico sulla rete…è un continuo lavoro di bilanciamento!
Ci si basa sulle curve di previsione del carico (derivate statisticamente dalle serie storiche di consumo, per giorno e per mese) per produrre o immettere l’energia giusta nella rete…non si può immettere molta più energia rispetto a quella che si prevede venga consumata. E’ per questo che quando ci sono picchi improvvisi si rischia spesso il black-out. L’idroelettrico è veloce (si dice che ha poca inerzia) ad alzare la produzione ma le altre modalità di produzione dell’energia hanno molta inerzia (ci vuole tempo perché aumentino la produzione di energia).
Nel caso del fotovoltaico continua ad esserci il problema del mancato accumulo e quindi della mancata distribuzione giornaliera dell’energia prodotta, per questo “fa fatica” a crescere in termini percentuali sul totale e in altri paesi molti guardano anche all’eolico o a possibili altre fonti.
@damtux Anche l'#eolico è molto interessante e, concordo, non solo quello. Chiedevo solo di problematizzare di più la propaganda dei grandi monopoli stile Google...
Il #fotovoltaico non risolve tutto, ma servirebbe, no?
Secondo Terna, nei tre giorni di maggior consumo della settimana scorsa il picco è stato tra le 10 e le 18; in gran parte assorbito dal solare.
La allarghiamo quella bolla gialla?
E abbiamo usato più #idroelettrico mentre col sole che di notte, quando anzi abbiamo pompato.
@damtux
Detto che il #fotovoltaico tampona la parte più critica dei consumi quotidiani, dobbiamo dire che il problema quindi si sposta nella fascia tardo-pomeridiana e serale.
Tanto che Terna nel suo "Ecologio" chiede di diminuire i consumi nell'orario 17-21, quando i consumi pur non altissimi restano alti e il fotovoltaico aiuta meno.
Se già il fotovoltaico copre i consumi diurni, aumentandolo troppo obbligherebbe ad aumentare il carico pur di consumarlo (per il discorso del bilancio della rete di cui dicevo e per la mancanza di accumulo per la sera).
Va detto che si potrebbe aumentare la percentuale di fotovoltaico diurno a scapito di una piccola riduzione percentuale di termoelettrico, ma se guardi i grafici di rendimento di un singolo impianto fotovoltaico c’è il classico picco nelle ore centrali del giorno e la rete mal sopporta picchi improvvisi…per questo si dice che il fotovoltaico è difficilmente regolabile. Non si può aprire o chiudere una paratìa come nell’idroelettrico per regolarlo.
Questo è uno dei motivi per cui il termoelettrico di fatto continua a restare, la sua regolabilità che è intermedia tra quella massima dell’idroelettrico e quella nulla del fotovoltaico.
Ma un impianto fotovoltaico non può essere isolato dalla rete se il picco è troppo alto ? Oppure richiederebbe che ENI/Terna abbia accesso agli inverter dei privati?
Io sapevo di privati costretti ad aumentare il carico in certi momenti pur di consumare l’energia in eccesso…questo con pannelli di qualche anno fa. Infatti chiedono la media dei consumi familiari prima di installare pannelli sul tetto.
E come lo aumenti il carico? Accendi cose a caso? E come te lo chiedono? Ti telefonano? Se gestissero gli inverter privati potrebbero risolvere la cosa da remoto? Tecnicamente è una cosa gestibilissima via API pubbliche oltretutto i sistemi tipo quello della zucchetti sono già monitorati (e non so se addirittura gestiti) da remoto da zucchetti stessa. Oppure basterebbe che il contatore scambiatore fosse semplicemente essere più smart? Sono curioso di capire questa problematica.
non sono installatore di pannelli, se è questo il livello di dettaglio che cerchi :) ma posso dirti che il limite qui è principalmente fisico (non software) e deriva dai principi di bilanciamento delle reti dell’Elettrotecnica…semplificando molto se immetti troppa energia nella rete (che non viene consumata) gli elettroni si danno fastidio (sono tutte cariche dello stesso segno) causando fenomeni interessanti, studiati nei corsi avanzati di ingegneria.
Come dicevo non conosco bene le tecnologie accessorie dei pannelli degli ultimi anni (non lavorando nel settore) ma fino a qualche anno fa non c’era la possibilità di “staccare il pannello dalla rete” e quindi chiedevano se avevi modo di consumare la maggior parte dell’energia prodotta, ad es. con Pompe di calore, frigoriferi/congelatori, ricarica di auto elettrica, ecc… Tecnicamente il pannello anche se lo stacchi dalla rete continua a produrre corrente finchè c’è sole e finchè non lo copri, quindi penso sia quello il problema da gestire, cioè evitare un cortocircuito da sovraccarico…forse scaricando a terra potresti farlo.
Non intendevo in assoluto che i picchi non sono gestibili…ma non sono gestibili correttamente recuperando l’energia in eccesso. Se per “gestirli via software” butto via 1/3 dell’energia dal mio punto di vista non sto gestendo il picco e comunque resta il problema di “spalmare l’energia” del fotovoltaico nelle ore serali. In questo senso il fotovoltaico resta poco regolabile.
Il mio discorso è focalizzato sulla fisica del problema.
Il tutto sarebbe risolvibile con batterie a basso costo (vedi al sodio o all’alluminio) che non debbano per forza tenere l’energia per mesi (come il litio) ma basta anche solo che la tengano per una settimana, tanto entro una, due o tre notti la riusi. Questo per dire che anche fisicamente è risolvibile secondo me (e secondo molti). E’ questione di mettere in pratica adesso, i picchi non vanno visti come un contro ma un pro.
Se è scalabile su milioni di impianti (miliardi? nel caso di piccoli impianti) e non genera problemi di inquinamento (da riciclo/gestione batterie e pannelli esausti), è un’ottima soluzione!
Il discorso batterie dovrebbe essere affrontato dai gestori, che anziché andare a investire in nuove assurde soluzioni di approvvigionamento di energia, dovrebbero specializzarsi nello stoccaggio di qualsiasi surplus.
sì…il tema batterie al momento lo definirei complicato tra estrazione dei materiali, dipendenza extra-UE, ricerche che faticano a trasformarsi in sviluppo di tecnologie concrete.
Poi secondo me il funzionamento potrebbe essere più complesso di quanto pensiamo…vero che basterebbe una batteria che tenga solo per 1-2 giorni la carica ma le continue cariche/scariche (maggiore rispetto alle batterie delle auto) provocherebbero uno stress di utilizzo non indifferente. Bisognerebbe anche quantificare la quantità di energia effettivamente accumulata e da restituire alla rete. Potrebbe esserci un “conflitto” tra i cicli di ricarica della batteria, ad es nelle giornate estive di pieno sole, dove comunque ci sarebbe la necessità di buttare energia per non sovraccaricare il sistema:
immagino che in una giornata di pieno sole il pannello possa fornire energia all’abitazione (e alla rete) e anche riempire completamente la batteria
ad es. se la batteria fosse già piena alle 15:00 comunque fino a sera l’energia in eccesso verrebbe buttata (perchè la batteria è già piena), a meno che non si aumentino i consumi in maniera importante
Chiaro che sarebbe un miglioramento sostanziale rispetto allo status quo ma chiaramente non la situazione ottimale (in un mondo a risorse finite dove è importante sprecare poco).
Che poi il pompaggio a monte notturno dell’idroelettrico conviene dal punto di vista economico, ma è un’assurdità dal punto di vista del bilancio energetico
non ho consultato il sito di Terna di recente ma… certo, intendevo dire che il termoelettrico da carbone/oli minerali è sceso (durante la crisi del gas invece era risalito)…per quello ho scritto (bruciando combustibili fossili)…dovevo specificare “solidi”.
Come hai detto il termoelettrico continua a fornire lo zoccolo base di energia elettrica, ma alimentato a gas.
Ciao, ok…non avevo molto tempo per allegare la traduzione italiana (almeno parziale) sotto come faccio di solito (non uso traduttori automatici ma la scrivo direttamente)…così ho preferito lasciare l’articolo italiano
Non dubito del riscaldamento globale e sono consapevole che stiamo andando contro la fine. Con questa premessa voglio dire che io questo caldo bestiale non l’ho percepito affatto, anzi la reputo un estate abbastanza fresca, forse ho un termometro interno differente.
sì, lo slalom tra strade allagate e alberi sulla strada faceva impressione. Ma le cose più spaventose per me sono stati: ponteggi a terra, l’intera insegna di un hotel volata via e il c…aro automobilista dietro di me che mi strombazzava perché andavamo troppo lenti per i suoi gusti in 40 centimetri buoni di strada allagata.
Infatti sottolinea il fatto che può sostituire “temporaneamente” un’installazione stabile. Riguardo i 7kwh sono il minimo sindacale. 5 mi sembrano scarsini, 10/15 meglio
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