tregènda s. f. [lat. *transienda «passaggio, via di transito» (der. di transire «passare»), attraverso un dialetto settentr.]. – Convegno notturno di diavoli, di spiriti dannati, di streghe, che, secondo leggende popolari di origine nordica, si riuniscono di notte per compiere le loro malefiche operazioni. Sono comuni le espressioni fig. un’atmosfera, un’aria, un ambiente da t., allucinante, che incute terrore; una notte da t., cupa, tempestosa, tragica. Raro il sign. di pandemonio, confusione, gran quantità di gente. [Treccani]
In Francia, dove le rotonde sono atterrate oltre vent'anni fa, sono allo step successivo: sottopasso della rotonda per la strada più trafficata, così non si creano inquinanti imbottigliamenti.
@matz@GustavinoBevilacqua marito qui ad un certo punto s'è appassionato e ha trovato tante di quelle teorie sul Piloton...e io grugnivo brontolando in sottofondo che "non è archeologicamente sensata sta cosa...". 😅
@matz che poi credo sia più corretto scrivere trivii o magari trivÎ?
Perchè dovrebbe derivare da tri-vie? Ma vie è femminile...
quindi esistono anche i vii? Maschile?
...tantissimi dubbi! Lo sapevate? Sapevatelo! su Rieducational Channel!
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