Pubblicate i link direttamente alla fonte, non usate Bitly o altri accorciatori di link che spiano il traffico e vendono i nostri dati anche se usiamo browser che ci proteggono come Brave, Librewolf, Mullvad.
Non usate i link youtube ma di servizi che rimuovono pubblicità e traccianti-spioni, come invidious o viewtube.
mantenete il web il più libero e pulito possibile, dite no a link verso chi ci spia e accumula i nostri dati, grazie 🙏
#librey è un fork di #librex che prosegue il progetto originario di un #motorediricerca privo di pubblicità e rispettoso della #privacy: nessun dato viene conservato e nessun javascript viene usato!
I risultati delle ricerche sono ottime e provengono da Google, Qwant e DuckDuckGo.
Grazie ancora a @magostinelli per il supporto tecnico 👍
Dare consigli sulla #privacy e sulla #sicurezza digitale significa anche andare incontro alle persone nel punto in cui si trovano, consigliando strumenti familiari e semplici da usare ma con meno traccianti per la riduzione del danno.
Usare #Protonmail, #Brave, #Bitwarden, #LibreY o #Presearch, aiutano le persone ad uscire facilmente da Google, Gmail, Chrome e dal loro gestore password perchè trovano soluzioni complete e affidabili su cui migrare facilmente.
Avast prometteva di proteggere la #privacy degli utenti con i suoi prodotti, ma in realtà ha fatto l’esatto opposto. Tra il 2014 e il 2020, la software house ha raccolto numerose informazioni sensibili.
Come il diritto al voto, la libertà di parola e molti altri diritti, il nostro diritto alla privacy è un diritto fondamentale.
La privacy è un diritto umano inerente alla nostra sfera privata che ci spetta.
Ma mantenere la privacy online non è facile. Per muovere i primi passi c’è però Get Privacy:
“Questo potrebbe essere un incubo per la privacy”, ha commentato alla Bbc il dottor Kris Shrishak, consulente in materia di intelligenza artificiale e privacy. “Il semplice fatto che vengano catturati degli screenshot durante l’uso del dispositivo potrebbe avere un effetto agghiacciante sulle persone.”