@juc
Questi giorni sto leggendo "Una banda di idioti", di John Kennedy Tool, e, guarda caso, quando il protagonista, Ignatius Reilly, è costretto a cercare laboro, nei colloqui fa proprio questo, valutare le aziende. Certo che l'approccio dell'autore è sarcastico (in realtà, non è che Ignatius disapprovi le aziende: ne viene respinto; ma, poi, rielabora il proprio riccordo e riesce a credere di essere stato lui a respingerle), ma mi sorprende tantissimo trovare queste idee su un romanzo scritto verso gli anni 60 del secolo scorso.