bluberrycookie, Italian
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Lavorare per 1.000 euro o lavorare per 10.000 euro: non è la stessa cosa. Fare un lavoro che ti piace o fare un lavoro che ti è indifferente: non è la stessa cosa. Fare un lavoro che ti è indifferente o fare un lavoro che ti fa schifo: non è la stessa cosa. Fare un lavoro con orari fissi o fare un lavoro che “lavori quando vuoi”: non è la stessa cosa. Fare un lavoro che “lavori quando vuoi” nel senso che decidi tu o fare un lavoro che "lavori quando vuoi" nel senso che la tua vita scompare e finisce che ti chiamano a qualsiasi ora "tanto è una cosa di cinque minuti": non è la stessa cosa. Fare un lavoro con persone che odi o fare un lavoro con persone ok: non è la stessa cosa.

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bluberrycookie,
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Fare un lavoro come l'ereditiera miliardaria che dice che però lei ha sempre lavorato: ci siam capiti. Fare un lavoro e avere tutto il resto della vita organizzato "da mia moglie" o essere invece la madre lavoratrice e tuttofare: non è la stessa cosa. Fare un lavoro all'aperto con qualsiasi tempo o fare un lavoro al calduccio con la macchinetta del caffè aziendale: non è la stessa cosa.Fare un lavoro al calduccio nell'azienda dove ti rispettano o fare un lavoro al calduccio nell'azienda dove ti molestano: non è la stessa cosa. Fare il lavoro per cui hai studiato o fare un lavoro per mancanza di alternative: non è la stessa cosa.

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bluberrycookie,
@bluberrycookie@mastodon.bida.im avatar

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Poter studiare quello che vuoi perché tanto la tua famiglia è ricca e non dovrai VERAMENTE guadagnare oppure studiare “delle cose sensate” perchè se vuoi viver bene dovrai trovarti un lavoro ben pagato: non è la stessa cosa. Si può andare avanti a lungo. Ma comunque non è MAI la stessa cosa. Quando sento i paladini dello stacanovismo parlare di lavoro lavoro lavoro io penso che non sanno pensare. Saper pensare o non saper pensare: non è la stessa cosa.

(Letizia Pezzali)

18+ LaVi,
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@bluberrycookie mi ci è voluto un tumore per capire che tutto quello che mi avevano insegnato genitori, scuola, società non erano altro che un mare di boiate, che la vita non è il lavoro, che bisogna lavorare per vivere (almeno, io ne ho bisogno) ma è possibile (e, secondo me, doveroso) rifiutarsi di vivere per lavorare. Ho mollato un lavoro a tempo indeterminato a quarant'anni suonati, ho voluto dare valore a me, a chi sono, a quelli che sono i miei principi. Meglio

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