Non so chi lo ricorda (lo accennai in #138), ma uno dei motivi per cui avevo deciso di spostare il #MicroBlog primariamente qui sul mio #sito venendo da Telegram, era questo: una serie di miei requisiti, che un #canale TG pubblico avrebbe soddisfatto, non riusciva a combaciare con il mio dover tenere privato quel canale… perché c’era troppo di frequente un influsso di #bot pericolosi, che nel migliore dei casi facevano #spam nel #gruppo collegato, e nel peggiore effettuavano #manipolazioni alle mie statistiche (in non so bene che modo). 👿️
A quanto pare, diversa gente ora si trova costretta a rendere privati i propri #canali per lo stesso problema, nonostante gli #svantaggi (ci arrivo in un attimo) per loro e per i lettori. Volevo allora fare un qualche tipo di grafico o tabella per illustrare dei possibili cambiamenti che chiunque potrebbe apportare alla propria configurazione di pubblicazione, senza abbandonare Telegram… ma, provandoci, ho iniziato ad andare totalmente mentale, cercando di pensare a che razza di formato dovrei usare per dire quello che voglio. Le relazioni tra le #opzioni che si possono #scegliere sono fin troppo complesse, anche perché le #combinazioni possibili sono troppe. Quindi, mi devo limitare ad illustrare i soli #punti salienti. 🧵️
Per prima cosa, il metodo drastico, attuabile a sua volta per diverse strade, ma che sicuramente non va bene per tutti: ⚡️
Scegliendo (come me) di postare da un sito #WordPress: 🗜️
Senza rogne si hanno: lettura pubblica, condivisione con linkback, accesso #Web, #ActivityPub, RSS, e via API JSON.
Eventuali bot malevoli possono arrivare solo qualora si lascino i #commenti aperti, e si usi WP self-hosted; io ho scelto di lasciare chiusi i commenti del sito, facendo apparire però quelli lasciati dal #Fediverso.
Si può cross-postare su Telegram facendo apparire i post come nativi; potenziale problematica è la modifica dei messaggi, a quanto so nessun bot RSS la implementa (ma sarebbe fattibile), forse qualche #plugin “da WP a Telegram” lo fa.
Scrivendo da una piattaforma che non sia WordPress e non sia #Telegram, si possono in teoria avere tutti i vantaggi di WP, con (quasi) tutti i vantaggi di TG qualora si faccia #crossposting, ma dipende un po’: 😮💨️
Avendo un profilo pubblico sulle piattaforme di #microblogging del Fediverso, ci sono in potenza tutti i vantaggi di WordPress per questo scopo, ma entrano in gioco fattori secondari. Mi vengono in mente le politiche d’istanza, e il fatto che il feed del proprio profilo sarà gestito diversamente da quello di un microblog isolato: dipende dal software, ma il #feed da cui un bot Telegram può cross-postare potrebbe essere pieno di risposte decontestualizzate, reblog fuori posto, ecc…; tutto filtrabile in teoria, ma se l’obbiettivo è il “just works”, è lecito porsi il problema (e al momento non so bene dire quale piattaforma #fedi generi il miglior feed #RSS).
Si possono usare generatori di siti statici o altri CMS, ma non è un’opzione per deboli di cuore, ergo ora non ve la accenno nemmeno.
E ok… ma volendo evitare di usare #strumenti esterni, ed aggiungere casino a quello che si fa, si può pensare: se con soltanto Telegram pubblico si hanno tanti #vantaggi ma lo svantaggio dei bot, e con il privato si hanno tanti svantaggi ma il vantaggio della #sicurezza, la #soluzione potrebbe essere l’unire queste 2 cose? E allora, la seguente è la soluzione che consiglierei a tutti, invece, perché non cambia di una virgola il #workflow… ♻️
Anche solo in questo caso, troppe possibili #variazioni, quindi descrivo solo la più vantaggiosa (se provaste per conto vostro a ricombinare gli elementi della mia premessa per immaginare #configurazioni diverse, ammesso che la mia mente non sia incappata in un errore di runtime, dovreste trovare meno vantaggi): 💣️
1️⃣️ Si rende #privato il canale che si è sempre usato (seguito da tutti gli utenti storici, e a cui è collegato il gruppo commenti che si è sempre usato).
2️⃣️ Si crea un secondo canale, #pubblico, senza commenti attivi, il cui scopo è fare da “proxy”.
3️⃣️ Si fa uso di un bot per collegare i due canali, che legga i messaggi inviati dagli admin su uno dei due (a piacere), per riprodurli (e cancellarli, quando necessario) sull’altro.
Idealmente, il bot deve ricomporre i messaggi, non inoltrarli, così che sia possibile la sincronizzazione di qualunque modifica. All’inizio o alla fine di ogni messaggio, il bot inserirebbe, in base al caso, un link alla variante dello stesso post sul canale #alternativo (i post del privato linkano al pubblico per chi ha bisogno di condividere/aprire all’esterno, i post del pubblico linkano al privato per permettere agli #utenti legittimi di arrivare da fuori al punto di discussione).
ℹ️ Unico punto di #crisi: le reazioni. Bisogna sceglierle se tenerle attive in entrambi i canali (avendole così per chiunque ma “non sincronizzate”, sconsiglierei), tenerle attive solo sul principale privato (quello che consiglio), o solo sul secondario pubblico (sconsiglio).
Tutte queste belle congetture però ora finiscono: quale botto telegrammico esiste già che faccia questa cosa, in modo così ideale, e gratuitamente? Statisticamente, credo che debbia già esistere, è un #concetto molto #semplice… però non lo conosco. A tutti voi che cercate di fuggire dagli #userbot spammoni, fatemi sapere se adottereste una soluzione del genere per il vostro canale; eventualmente aggiungete le vostre idee alla questione. Se questo #crossposter esiste già, lo troveremo; se non esiste, credo di poterlo realizzare con qualche scarsa centinaia di riga di codice, e ospitarlo #aggratis. 🙀️
Dunque, quel bellissimo #MBViewer, che ho iniziato a realizzare appena 3 giorni fa… è già #SpaghettiCode. Ehh, si, quel codice di #Telegram lì non è proprio fatto per gestire un caricamento di dati troppo avanzato e tutto #ClientSide: nel suo normale caso d’uso riceve #HTML già preparato dal server, ed usa #JavaScript non #moderno, quindi tentare il #retrofitting che ho fatto io è chiaro porti a difficoltà. Si può fare, perché nella #programmazione si può fare tutto, ma è un #casino. …E un po’ me lo aspettavo, e lo sapevo da quando ho iniziato. 😁️
Considerate, questa #idea mi era venuta per un motivo molto #semplice: era da un po’ che volevo implementare una vista più #minimale e con #comodità moderne (come lo scorrimento infinito, o la vista in contesto) per il #MicroBlog nuovo, ma tenendo comunque io il controllo dei miei #dati. Farlo dentro #WordPress non mi va, dato che alla fine comunque dovrei usare #script#JS, e a questo punto ho ritenuto #intrigante l’idea di fare proprio una cosa a parte, che potesse potenzialmente essere facilmente adattata per prendere i #contenuti anche da altre fonti (e lo fa, legge #JSON da ovunque, se opportunamente assemblato), qualora il #sito Altervista dovesse avere dei problemi. 🧭️
Però, questa non è la mia #soluzione a lungo termine. Per quello, in realtà, ho in mente un #progetto semi-segreto che iniziai mesi fa, ma che poi, presa da altre cose, non continuai. Doveva essere una #webapp per il Fediverso e, potenzialmente qualunque altro #protocollo#social grazie ad un layer di astrazione di #API interno. È Il#software che vorrei far funzionare con una doppia #interfaccia, a #messaggi o a “piazza” (stile Miiverse), e quindi in secondo luogo anche come #client Matrix, e in terzo e quarto per #blog e #feed standard… problema è che, dovendo non solo #progettare tutto il #frontend, ma anche svecchiare una spaventosa porzione del #codice, non è affatto una cosa rapida arrivare ad uno stato di primissimo #MVP. 😳️
Insomma, è per questo che questa piccola #applicazione, tirata su alla bene e meglio e che esiste in buona parte per via di #lavoro non mio, l’ho chiamata “#distrazione”. Continuerò ad aggiornarla, anche dopo che ora ho aggiunto l’ultima funzione fondamentale, ossia l’apertura di #post specifici? Probabilmente no, sarebbe meglio pensare a sistemare quell’altro progetto e fare un robo fatto bene. Importa qualcosa? Naaaah… come si dice, “the first rule of gun safety is to have fun“? Vale la stessa cosa per il #coding, quando l’arma è la propria tastiera insomma. Basta sia stato #divertente. 😈️