Qualcosa di estremamente sinistro sta accadendo proprio ora a #Microsoft. Mi sembra più o meno da ieri aver notato sia #DuckDuckGo che #Ecosia impiegare una strana quantità di tempo per rispondere, e stranamente restituire risultati particolarmente irrilevanti, anche su argomenti diversi e in momenti diversi della giornata. Nel frattempo invece Google, nonostante la sua generale enshittification, restituiva i risultati soliti. Già la cosa puzzava, però ho pensato che magari fossi io ad avere il cervello bruciato in quel momento, quindi non ci ho dato troppo peso. 🤥️
https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/05/image-5-960x526.pngPerò stamattina i #problemi peggiorano. Addirittura ora i due motori non mostrano proprio più risultati… mentre invece sia #Bing che #Yahoo (che usa Bing come backend, si veda il suo footer) funzionano come al solito. Oddio, quasi: per qualche motivo, provando ad aprire le pagine di Video o Immagini o chissà che altro, su Yahoo qualche volta mostra qualcosa ed altre no; invece su Bing o mostra una versione HTML semplificata dei risultati testuali, o un errore “It’s not you, it’s us. Bing isn’t available right now, but everything should be back to normal very soon.“. 👹️Considerando che anche Bing sta avendo problemi, questo non mi sembra un tentativo di Microsoft di sabotare la “concorrenza” a cui lei stessa offre il servizio, però è un bel casino. Il problema ovviamente non è mio, ma tanti altri utenti si stanno giustamente lamentando; cercando con quei pochi engine ancora rimasti funzionanti ad oggi, leggo “DuckDuckGo down updates — Search engine not working leaving thousands furious as major outage also impacts Bing users” e “Is DDG down?“. Ed ecco a tutti noi servito il conto del fatto che saltano fuori motori di #ricerca come funghi ultimamente, ma tutti in qualche modo che fanno da frontend per altri motori, e mai roba che sia effettivamente nuova. Il mercato corrente fa così piangere. E secondo me in questi #disservizi la causa è che qualcuno a MSFT sta modificando il sistema per integrare meglio l’AI al suo interno, o qualche altra schifezza… 💢️
Questa non è un’ode all’MSX (me la terrò in serbo per una prossima volta), però cazzo se è buono l’MSX. Ora che lo guardo un pochino meglio, per molti versi sembra decisamente più allettante del NES, e mi sa che rischia di diventare la mia piattaforma #retro preferita, dal punto di vista dello #sviluppo#software. (Riguardo il gaming invece, si continua ad andare semplicemente dove stanno i giochi volta per volta, il resto conta meno di zero.) 🥶️
Lo stereotipo che i giochi #MSX scrollano di cacca in parte è vero, e certamente il NES sotto quel punto di vista rimane migliore, però per il resto… l’audio è oggettivamente migliore (ha più roba dei 4 canali), il video negli altri ambiti è più potente e flessibile con anche diverse modalità (e con MSX2 diviene tutto ancora meglio), e per il resto… l’MSX è uno standard per home computer, non una console, per cui si gode di più memoria senza bestemmie, supporto di prima classe a dispositivi come mouse e tastiera, o anche espansioni più oscure. 👹️
Volendo quasi quasi programmare per questa piattaforma quel recente giochino che ho in mente, perché credo di riuscire a fare qualcosa di artisticamente più valido con le limitazioni d’epoca (ma sento che il NES rischia di essere un mal di testa troppo grosso), ho provato a cercare qualcosa… E inizialmente mi stavo un po’ scoraggiando, non riuscendo a trovare materiale soddisfacente, ma continuando a scavare ho trovato MSXgl; sembra una #libreria multimediale eccellente, permette di #programmare in #C con astrazioni comode per quasi ogni cosa. La documentazione non è perfetta, molti dettagli non sono detti quindi un po’ ho dovuto guardare i sorgenti dell’engine e degli esempi, e un po’ cercare in giro… ma è comunque sorprendentemente ottima. 😻️
Per iniziare a prendere familiarità col tutto, ho fatto giusto questo po’ ora: una ROM che mostra due linee di dialogo senza senso all’avvio, e poi cambia scena e inizia a riprodurre una musica. Ovviamente, gli assets sono quelli di #esempio, non ho ancora iniziato a produrre nulla, anche perché devo prima capire quale modalità video è la migliore per questa mia applicazione… 🧐️https://octospacc.altervista.org/2024/05/18/msx-more-like-sex/
#Gmail has gone WOKE. No però, per reale, presente come all’inizio di quest’anno #Google ha tolto di mezzo la versione HTML base per desktop? Ecco, visto che la #webapp moderna fa comunque cagare a spruzzo, su PC uso quella #mobile, che ancora disponibile anche se non viene aggiornata dal paleolitico. #Curiosità, si può aprire senza fare nulla di strano, con qualsiasi user agent, basta visitare l’URL: https://mail.google.com/mail/mu/. 💩️
I mean, è scarna ad un livello allucinante, però il suo lo fa: lista le #email, le fa leggere, e le fa gestire, non serve letteralmente altro. Anzi, per certi versi forse è meglio della vecchia versione HTML base: la #UI è più pulita e meno incasinata, in alcuni versi peggiore ma in altri più scattante. Quindi, se su PC funziona alla fine bene, su #smartphone dovrebbe funzionare anche meglio, essendo fatta apposta, no? 🙃️
Sbagliato!!! Non ricordo esattamente quando hanno fatto ‘sta merda, ma hanno messo questo enorme banner non chiudibile per spammare la loro app Android nativa di ‘sto cazzo; questo oltre, e non al posto di, la schermata di intermezzo che appare ad alcune visite della pagina, che invece c’è sempre stata. Il #banner non appare da user agent desktop, per un motivo immagino ovvio, ossia il fatto che non avrebbe senso, nonostante è proprio lì che darebbe francamente poco #fastidio, mentre sui #telefoni non è buono affatto… 🤥️
https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/05/img_20240510_2110329084566543899427930-960x1280.jpgSullo Ximi mi da fastidio ma non mi ha mai fatto #sbroccare, poi ho visto quanto spazio a schermo mi fotte sul Galaxy Ace 4 e qui veramente ho perso la pazienza. Tra quello e la UI di Opera Mini e di Android, metà schermo è solo contorno, e meno di quella metà effettivamente può visualizzare il corpo di una #mail. Ora, Gmail lì sopra mi serviva per solo una cosa prima e credo mai più poi, quindi non ho bisogno di sistemare lì, ma ormai mi sono salata e quindi ho al volo fatto uno #userstyle per installarlo almeno sul primo #telefono, eccolo qua: https://userstyles.world/style/16251/gmail-mobile-tweaks 🌋️https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/05/Screenshot-from-2024-05-10-20-50-09.pngMentre creavo lo stile comunque ho notato che l’elemento HTML schifoso è denominato “speedbump”, letteralmente “dosso”, e io non so davvero come sentirmi dopo questa #scoperta. Implicherebbe che gli sviluppatori in questo caso sono stati molto probabilmente complici nei piani malefici dei loro manager; un’evidenza di questo tipo distrugge sul nascere scuse del tipo “ah ma no noi non sappiamo che implicazioni questa cosa potrebbe avere noi facciamo solo ciò che ci dicono…“. Ma, dall’altro lato, il fatto che abbia un id così specifico e comodo lo rende molto più semplice da bloccare per noi utenti avanzati, e magari loro anche se costretti ad implementare questo #antipattern hanno tentato di inculare leggermente meno gli utenti. Sentimenti decisamente contrastanti. Qualunque sia la verità, in ogni caso i manager dovrebbero tutti quanti [REDATTO per motivi legali]; “this site looks better in the app” MOTHERFUCKER, YOU made the website… 🕷️💢️💢️https://octospacc.altervista.org/2024/05/10/gmail-ultracaca/
Non so se è la mano invisibile che voleva indurmi a #spendere più soldi, o avevo semplicemente del #karma negativo da smaltire (penso più la seconda, ho speso un botto di soldi in libri queste settimane), ma ecco: dopo aver aspettato al giorno dopo nella speranza che mi stessi sbagliando, ora mi sa che posso dire con abbastanza certezza che ho perso la mia powerbancc ieri pomeriggio, con persino il cavo mezzo rotto attaccato. E in Italia gli #oggetti#smarriti appartengono al primo che li trova, quindi… #peccato, se stai leggendo ti auguro almeno di fare buon uso di questo regalo dell’universo a mie spese. 🪄
Non so francamente che fine abbia fatto, l’ho appoggiata affianco a me in #autobus, perché volevo approfittarne per caricare, mentre tenevo il telefono davanti sulle gambe perché in tasca era un casino (e nello zaino non ti dico), e nel frattempo ascoltavo la musica e stavo leggendo. Dopo un po’ ero quasi a casa, e ricordo di aver iniziato a mettere via la roba senza pensarci troppo, per poi fermarmi dopo essermi ricordata che c’è sempre un sacco di traffico e avrei potuto continuare un altro po’ a leggere. Dopo ancora un po’ devo scendere per davvero, e noto che non ho più la banca di potenza fuori, ma non sono sicura di averla davvero posata… nel pochissimo tempo a quel punto a disposizione controllo di fretta nello zaino, in tutte le mie tasche, e persino per terra sotto tutti i sedili vicini, non si sa mai, ma nulla, e quindi mi convinco che sia finita in qualche parte profonda dello zaino. Peccato che dopo aver messo tutto all’aria a casa non ho trovato nulla. 🕳️
È molto improbabile che sia stato rubato, perché affianco a me non c’era nessuno, e io avevo diversa roba anche mezza sopra, me ne sarei accorta se qualcuno avesse messo le manine tipo da dietro… sarà caduto e noclippato nelle backrooms, c’è poco da fare, prendiamo la cosa com’è andata e pensiamo che potevano succedere anche cose molto peggiori in questo piano di esistenza. In effetti, mi fa ovviamente incazzare irrazionalmente questa cosa, ma razionalmente so che è poco rilevante, anche perché ho così tante altre #powerbank (non ho la collezione come per i dispositivi Android eh, ma comunque non sto in carestia) che francamente, mi importa così poco che non sento neanche il bisogno di comprarne una nuova ora. 📦
E quindi come fa ad aver vinto il capitalismo? Beh, se anche non ho ricomprato ciò che ho perso, ho comunque fatto il mio dovere da obbedientissima cittadina della società turbocapitalista, aggiungendo un’ennesima cosa all’ordine di AliExpress piazzato ieri sera (dopo aver perso anche questa volta diversi quarti d’ora a vuoto sul sito perché avere lezione di pomeriggio mi fa tornare a casa senza le forze mentali necessarie a fare nulla di troppo attivamente produttivo, quindi volevo lavorare a FrameNX ma non riuscivo a concentrarmi, e ancora oggi non ho avuto un attimo perché ho dovuto fare altre cose non di mio piacere)… e quindi con non poco imbarazzo della scelta ho preso una borsa veramente piccolissima, da tenere senza che sia un peso anche quando ho lo zaino troppo grosso appresso, così da poterci tenere o appoggiare alcune cose. In realtà pensavo già mi servisse in generale negli ultimi tempi, ma evidentemente questo è stato il segno necessario, e allora spendiamo questi 3,96 euro. 💳 (Sono tirchia.) (No jk, ho ovviamente tenuto conto di recensioni e di se fosse abbastanza kawaii, è stato un caso sia costata così poco.)
Sembra che perdo sempre qualcosa durante questa parte dell’anno, è proprio irreale. Quest’anno sto caricacoso, l’anno scorso la pennetta con Puppy Linux, quello prima il ricordo di qualcosa che ho dimenticato, quello ancora prima la cosa che ho dimenticato, andando ancora indietro il cisgenderismo, e ancora poi l’anno prima sospetto la voglia di vivere, ormai anche il conto stesso è in parte #perduto. Non resta che continuare a distrarmi sperando di non #perdere per strada anche i miei #pensieri. 🍂 (Ultimamente le pareti se li stanno spesso risucchiando, temo di averle trattate male senza accorgermene negli ultimi tempi, non ho idea di come rimediare…)
Aggiornamenti sulla questione https://octospacc.altervista.org/2024/05/01/luna-gaming/, anche se sicuramente questo non sarà l’ultimo post a riguardo: a meno che ciò che ho appena ora finito di architettare dovesse saltare per aria, già dopodomani proverò questo setup regolarmente fuori casa, sul campo, e ciò decreterà se effettivamente è una buona #soluzione per il #gaming oppure ho preso l’ennesima cantonata… 👀
Sia ieri sera in cui non l’ho detto bene riguardo il fisso, sia stasera per fare la #configurazione sul portatile (più ideale per questo caso d’uso, consuma meno e il WiFi è forse un po’ più stabile), ho dovuto copincollare dei comandi dalla documentazione di #Sunshine per far funzionare il gamepad virtuale. Una volta fatto ciò, per giochi come SuperTuxKart non c’è bisogno di fare oltre, ma per altra roba invece ho dovuto usare AntiMicroX per mappare gli input del controller ad input di tastiera. Nel mio caso, mi serve per inviare gli input ad NXController. 🪰
Quest’ultimo programmino ha qualche difetto, tipo che la sua finestra deve stare in focus per leggere gli input (io la metto nell’angolino in modo che non copra il gioco) e che la mappatura dello stick va cambiata dai tasti freccia ad altri, perché altrimenti per qualche ragione non funziona bene; però il suo lavoro lo fa, e via WiFi invia tutti gli input alla console #Switch sulla LAN. E dall’altro lato, il video della #console è trasmesso al PC tramite USB con SysDVR, ed arriva praticamente perfetto e con zero latenza… roba che importa poco, perché tanto in ogni caso io ci metto lo streaming da sopra. 🐌
Insomma, è un po’ complicato usare Switch come server di #cloudgaming, ma con il PC così correttamente configurato si può fare… e quindi in giro anziché portarmi la console grossa e pesante mi porto il #Nintendo#3DS (o, in realtà, anche solo il telefono, dipende). Da un certo punto di vista è meglio comunque questa configurazione rispetto ad eseguire giochi nativi PC perché, a parte che dovrei usare per forza il fisso in quel caso, i giochi su PC (a meno di non emulare Switch, ma a quel punto perché non usare la reale?) sono un estremo dolore da gestire quando hai sia la sfiga di usare Linux, che quella di non poterli comprare. Quindi vabbè. 🏴☠️🏴☠️
tldr: il setup da gaming più bizzarramente complessato in assoluto nell’intera galassia solare del napoli, e non sappiamo ancora se va effettivamente bene o no
Non fate caso al nuovo buco nel postaggio, ieri come avevo promesso ho tradotto The Question di Ren’Py e inviato la pull request, chissà quando pure questa verrà unita all’upstream quindi… a giudicare da come sono state gestite le traduzioni in passato lì, avverrà o a giorni o giusto per la prossima release. Per il Tutorial ora non so quando riuscirò a completare la traduzione, ma comunque, ho fatto caso al fatto che entrambe le novel dimostrative non sono messe online per essere testate senza scaricare l’SDK, e non credo che altri lo abbiano già fatto, quindi… perché no? Possono tornare utili per #reference al volo da qualunque dispositivo. 🌚️
Allora ho deciso di creare una paginetta #collezione per raccogliere queste ultime due cose, anche per sperimentare di più con #RenPy, più altre che avrei già in mente, che sicuramente torneranno utili nel breve futuro. Quattro cose in programma da esplorare sono: il bundling dei giochi in file HTML standalone, la generazione di pacchetti per piattaforme diverse tramite web (e nello specifico, la generazione di pacchetti nativi a partire dal binario HTML), miglioramenti radicali alla schermata di caricamento web, e l’adattamento dello schermo a qualsiasi rapporto d’aspetto. E posso metterle tutte in ordine su: https://octt.itch.io/a-renpy-demo-box/. 🎰️
Ho caricato la #pagina su Itch, come avevo accennato, perché so già che per alcune di queste robe dovrò andare oltre il limite di 100 MB per file delle pagine Git, e a parte il mio server in casa (dove ho poco spazio libero) non saprei quindi dove mettere tutto. Ma forse è buono, è capace che più gente la trovi e ne goda, che ne so… E, per evitare di impazzire caricando due volte gli ZIP per permettere il download a chi vuole, ho deciso di usare JSZip per aggiungere un tastino che, beh, scarica lato client tutti i file del server e li zippa per gli utenti; molto lmao in quanto creare cartelle compresse a livello 9 con un linguaggio interpretato non è velocissimo (potrebbero servire da decine di secondi a minuti), ma funziona bene. ✨️
In piccoli momenti tra stamattina e oggi pomeriggio, sono stata convinta dalle voci che dovevo perdere un po’ di tempo, e ormai ho raggiunto inavvertitamente lo stato di avere così poche distrazioni involontarie sul telefono che sono finita ad aprire la galleria con l’intento di #ripulire un pochino dalla #spazzatura, liberare dello #spazio insomma… e ci voleva, sono fin troppo spesso a corto altrimenti. 👁️
Beh, stavo navigando tra i #video, e tra i tanti arrivo ad uno con miniatura nera, lungo poco più di 3 minuti, e giustamente lo riproduco per capire cosa fosse… eeeee ho subito un rickroll. Il video era Never Gonna Give You Up, per qualche motivo lo avevo sulla microSD. E avevo anche l’audio del telefono acceso, ops. Che tu possa essere stramaledetta, me di quasi esattamente 2 anni fa, per aver piazzato quel file lì probabilmente con lo scopo di indurre in trappola me del presente!!! Ormai non posso letteralmente più fidarmi nemmeno di me stessa. ✝️
Comunque, a parte eventuali reperti storici, tra cui una sorprendente quantità di copie di roba di scuola delle categorie più disparate (non solo foto di appunti non miei, ma anche roba “meta”, incluso un documento del 2022 con la lista dei percorsi del PCTO lmaooo), foto giustamente non ne ho potuto levare molte, perché saranno più di quattromila in totale: insomma, non si può mai pensare di poter fare una vera #pulizia di quelle, solo ricontrollare ogni tanto per togliere ciò che puzza molto di marcio. Però, con di mezzo anche altre cose, avrò si e no praticamente liberato 6-7 GB! 🧼️
C’erano un sacco di video vecchi, alcuni addirittura temporanei, cioè che non sarebbero mai dovuti rimanere conservati più di qualche minuto, e invece sono rimasti per #anni… ops. Quelli li ho potuti giustamente #cancellare, poi però ce ne sono altri che invece ho potuto quantomeno comprimere, riducendo la risoluzione quando possibile (non spesso, l’editor integrato della galleria di MIUI non fa scendere oltre il 720p, e forse è un bene perché rimanendo a questa soglia comunque non si apprezza perdita di qualità), cambiando il rapporto d’aspetto per tagliare via parti inutili ai bordi, e qualcuno (tipo solo le cose conservate per reference o demo e nulla di più) anche velocizzandolo, olè. Maggior parte dei filmati sono scesi a 30-40% l’originale, con questa prassi. 🚀️
Poi nel frattempo ho notato che i dati di Termux pesavano più di 6 GB, e la cosa mi puzzava un po’… ok circa 3 GB di bin, però vado a controllare il peso di tutte le cartelle della home e si conta a fatica qualche centinaio di MB… quindi dove stanno questi 3 GB residui? Ah, semplicemente le cartelle nascoste della home, che ci ho messo 5 minuti a scoprire perché du -sh ovviamente non le troverà mai, se non esplicitamente scrivendo du -sh .*…..,.., quanto odio le CLI è assolutamente irreale, sono utili solo se devi scriptare, quando invece sono l’unica via pratica di interazione con un sistema per qualsiasi altro scopo sono sempre tra i piedi e c’è da piangere. Comunque erano cose di SDK e roba di build, ho cancellato tutto, erano servite in specifici momenti e mai più poi. 😩️
Ultime due giornate appena ed il livello di #imprevisti riguardo la mia #università è fuori scala, pazzoide persino. 💀
Lunedì per qualche motivo il #bus che parte la mattina tardissimo per arrivare il pomeriggio presto non l’ho visto passare… non credo di averlo perso, perché ero alla fermata più di 5 minuti prima, e in genere quello ci mette almeno 10 minuti sani ad arrivare con tutto il traffico… in più sentivo che anche altra gente sembrava stesse aspettando un sacco di tempo questa volta (per altri bus), chissà che è successo… Comunque ho dovuto chiamare mio padre (servizio taxi privato) dopo mezz’ora che ho provato ad attendere… vabbè. 🛸
Stamattina prendo il mio solito #pullman presto, arriva quasi allo sbocco autostradale ed ecco che si ferma, perché a quanto pare ha ricevuto ordini di deviare rotta, perché un bus diretto da altre parti si era nel frattempo scassato e quindi questo doveva essere il sostitutivo… quindi noi dell’universita siamo dovuti scendere ed aspettare un altro (che fortunatamente in 5 minuti era già lì e pure quasi vuoto, che culo). Molto #funny vedere la scritta di fronte al mezzo segnare una destinazione totalmente diversa da quella che c’era quando io ero salita appena minuti prima, ma che ci dobbiamo fare… o il bus ti si rompe, o te lo rubano, questa è la #vita. 🧙♂️
E infine, c’era il #meteo normalissimo fino a mezz’ora fa (eccetto per pioggerellina stamane e un po’ dopo), ed ecco che in un tratto sono arrivati #gelo e persino grandinella. Ho fatto la corsa fino alla fermata immediatamente reduce da una prova intercorso, sperando che magari il bus ci sarebbe stato anche se io ero di qualche minuto in ritardo, che minchia ne so, magari per il #maltempo ha dovuto rallentare… e invece no. 🦏
Quindi non solo ho dovuto aspettare un’altra mezz’ora, ma nel frattempo mi sono presa pure l’acqua dappertutto, i pantaloni pieni di gocce e i piedini freddini. Piove sempre in diagonale qui e alla fermata ti arriva tutto addosso, anche in una piccolissima area coperta anche di lato oltre che di sopra, literally cannot stay dry in Detroit. (Cant Drytroit.) Non ha migliorato comunque la situazione il fatto che volevo approfittare del tempo da perdere per tornare indietro e salutare delle persone, ma ho dovuto pure rinunciare dopo qualche metro perché anche con l’ombrello stavo subendo un gran #trolling. 🌂🌪️
Ma comunque, magari fossero queste le #difficoltà effettive dell’università… sarebbe presura comunque, ma quel tipo di #presura un po’ fine a sé, non una vera di studio e cose…. Però, è interessante come tutti questi #fatti buffi ruotino tutti, in un modo o nell’altro, anche quando non centrano direttamente (vedi il terzo), attorno ai pullman; il mezzo pubblico è la costante di ogni situazione, nel bene e nel male, quindi è meglio rassegnarsi al #destino e prendere le cose con filosofia e spinta memetica. 🤥
Ieri non ho assolutamente portato a zero la batteria del tablet per tutto il tempo che ci ho messo a provare #app diverse e a vedere cose per risolvere l’ennesimo problema causato dalle nuove versioni di #Android… ok, in tutta onestà la batteria l’ho finita nel bus più tardi, però comunque, una buona parte della carica è sparita solo nel tempo perso prima. 😶🌫️️
Un altro po’ mi sembrava di star usando iOS per non riuscire a fare una cosa così banale come: aprire un file #HTML direttamente nel #browser, ed averlo funzionante, con anche il caricamento di tutte le risorse embeddate, senza ricorrere ad un webserver locale che causa solo rogne in più… come ho detto su OTIDroid, questa cosa sembra una cazzata, ma è sorprendente quanto è difficile da Android 11 in su:
Firefox Fenix non ha mai supportato i percorsi file:///, #mannaggia a te Mozilla
Firefox legacy funzionerebbe, solo che la versione più recente (v68.11.0) è comunque antica e quindi molte nuove #API web non vanno
I #navigatori Chromium, da quando sono aggiornati per targettare le nuove API Android, non riescono più a vedere qualsiasi file su /sdcard/, ma solo quelli multimediali (utilissimo eh?); e si, hackerare il manifest per portare indietro l’API target rompe la app
La più recente versione di Chromium precedente a tutte queste novità che ho trovato (~v79.0.3945.94) è comunque molto vecchia, stesso problema di Firefox
Evidentemente nessuno ha voglia di creare un browser che funziona correttamente, (nemmeno io, in quel momento volevo solo fare un po’ di programmazione HTML), maremma maiala… ma, per fortuna mi torna in mente che una #soluzione ci sarebbe: le app che usano la #WebView di sistema funzionano ancora normalmente (senza codice aggiornato per lo #storage) se hanno un target SDK vecchio ma, proprio perché il motore che usano è quello di sistema aggiornato, la compatibilità con gli standard è massima. 😤️
Sorprendentemente, di #browserini così che siano allo stesso tempo non mezzi rotti, abbiano un target vecchio, e il permesso di lettura dell’archiviazione, non ce ne sono molti. L’unico che ho trovato è “Tint Browser“, che funzionerebbe già così senza fatica, e stavo per usare quello… ma ha uno strano bug che fa sparire tutte le schede aperte sia alla chiusura della app, che la rotazione dello schermo… e non viene aggiornata da 10 anni, quindi mi sa mi sa che il #problema non sarà risolto. 🕸️
Ho però notato che virtualmente qualunque altra app WebView browser non si rompe se subisce quelle modifiche che ho detto all’AndroidManifest.xml, probabilmente perché sono così semplici che non hanno codice chissà quanto specifico a certe versioni delle API… quindi ne ho semplicemente scelto uno che mi piaceva, ho usato un editor di #APK per portare indietro il valore android:targetSdkVersion del blocco <uses-sdk> (mentre il permesso READ_EXTERNAL_STORAGE c’era già quindi non ho dovuto scriverlo io), e in mezzo minuto il problema è risolto. 🌚️
Tra gli infiniti che si trovano ho preso questo “SmartCookieWeb” comunque, ha delle funzioni avanzate carine. L’APK già modificato, in caso ne aveste bisogno, l’ho caricato qui sul mio server.
Una cosa strana però: teoricamente è stato Android 11, cioè target 30, ad introdurre lo spacc più totale dei #permessi di accesso all’archiviazione locale, quindi a regola impostare il 29 (Android 10) sarebbe sufficiente a visualizzare il permesso di gestire tutti i file nelle impostazioni al posto di quello per soltanto i media… eppure io ho dovuto scrivere 28 (Android Pie). Sarà un fatto del mio Android 12 forse, boh, anyways the fog is coming fuck you Google. 👁️
la nebbia sta arrivando ora non si può manco più fare del webdev senza intoppi su android non si può proprio più fare niente ma dove andremo a finire signora mia…..
Non l’ho messo nel post di ieri perché sarebbe venuto un papirone e comunque interessa solo ai wordpressisti, non anche a chi usa altri sistemi, però…. questo è quello che ho dovuto fare per sistemare le #serie, lo scrivo anche per reference. Mezzo casino, ma in genere coi plugin è sempre così, sono tutti diversi… invece, le categorie sono una funzionalità di #WordPress, quindi tutto si integra in automatico. 👌
Quasi 5 minuti spesi a orientarmi tra i menu di PublishPress Series… e ancora adesso non riesco a capire non solo perché ci siano due pagine di gestione “Serie” e “Gestione delle serie” sotto il menu Articoli che potevano essere benissimo una (la seconda è virtualmente una copia della prima, eccetto che manca il form per creare una serie), ma poi neanche perché ci sia un menu Serie separato che ospita solo la pagina Impostazioni (e allora c̛̄a̬r̷͜i̲ss̞i͈͝m̜i͚̒, o evitate il menu Articoli e mettete tutto tutto sotto il vostro, o̔̋͆p̠̫͔̆̓p̶̡̛̙̭̑ͬ̄ͮ͌͜ű͇̪̅ͭ̋r͇̙̼̙͇̥ͦͮͯ̍ͬé̛̞ͨͨ̒̍̑ͅ n̹o͇ͅṋ̶͠ m̴̤̭̾̇ͧͅe̹͈͙͌̄t͎̼͉͕̬̔̇ͤt̡̳̐ē̴̝̦̱ͪ̈́̋ͭ͘t̛̙̩̪̤̄͆̍͌e̞̟̲̥ u̸̬̣̘̹ͤ̏ͩͭn̫̼͔̟ͤ̈́̓͊͜͜͞ a͍̜͊̇ͬl̫̤͊t̵ró̶̩͌ m̡̺̩̳͔̰̬͆̉e̦n͎ͣ̀͛ṵ̡̲̻̳͉̾̚͜ͅ e il singolo tasto per le impostazioni lo mettete… beh, sotto la voce Impostazioni del CMS)… 🤧
Aggiungendo #post ad una serie, in automatico in cima alla pagina di ognuno di loro viene aggiunto un riquadro che indica di quale fa parte ciò che si sta leggendo, con link sia che rimandano alla pagina della serie, sia agli altri articoli, e puntata precedente e successiva in fondo alla pagina.
One small issue: gli articoli senza titolo non prendevano spazio nel riquadro, essendo sia invisibili che incliccabili. E, seppur il #plugin abbia una sezione di templating per personalizzare l’HTML generato, non c’è modo di far apparire il collegamento al post preso singolarmente. Per fortuna, me la sono cavata senza modificare il codice, con una hack accettabile: CSS custom per scrivere del content nella parte :after dei link sfigati. 🤯
Il box comunque usciva in troppe (2) pagine dove proprio non dovrebbe, nell’anteprima degli #articoli fuori dalla loro effettiva visualizzazione, rubando spazio a schermo e (credo) causando confusione. Anche qui, in realtà, l’unica opzione non rognosa è il CSS, e per fortuna con tutta la munnizza che viene scritta nel corpo di un’intera pagina dal server è facilissimo costruire dei selettori che agiscano solo nei contesti che mi interessano.
La pagina di ogni serie usava di default il template di #tassonomia del sito, che sarebbe ok… se solo mostrasse la descrizione. Quindi ho dovuto attivare il template lista del plugin, che invece lo fa, ma ecco altre rogne con questo… e inizialmente credevo di potermela risolvere senza modificare il #template PHP, ma alla fine ho dovuto. Per fortuna, anche se ci ho messo 3 minuti tosti a capirlo dalla documentazione fatta malino, mi è bastato creare una copia del file nella cartella root del mio tema, e modificare quella. 🔥️
Prima, la completa assenza della sidebar del #sito, quindi anche del link per tornare alla home o del menu di navigazione… ho dovuto modificare il sorgente. Chiamando wp_nav_menu() faccio comparire almeno la navigazione, ma il link normale l’ho messo a parte.
Poi, di nuovo il problema dei collegamenti senza titolo, e anche in questo caso il CSS sarebbe stato sufficiente, ma, visto che ormai c’ero già, ne ho approfittato e modificato proprio l’HTML…
E in tutto questo, la pagina indice delle serie usa in ogni caso il suo template e per ora quindi non c’è neanche un rimando alla home. Forse posso modificare il template senza rompere gli aggiornamenti usando lo stesso metodo dell’altro, però penso non mi sbatterò nemmeno, perché lì onestamente il link è superfluo.
Btw, il suo permalink default è /series-toc/, e io l’ho cambiato in /series/ perché è più logico considerando che le serie (sempre di default) stanno sotto /series/<la-serie-qualunque>/… ma ora che ci ripenso, ho scartato l’occasione per cambiare il percorso di tutto in /t-series/ in memoria di un meme che non fa più ridere… dovrei per caso rimediare solo per il funny, o lasciare così? 🕷
Aggiungere gli articoli vecchi alle serie però, e soprattutto alle categorie, come accennavo, è si semplice, ma non facile… è il lavoro cinese di aprire la dashboard con la lista di tutte le centinaia di post, e scorrere, a volte cercando cose che già ho in mente e altre seguendo il flusso, vedendo se qualcosa attira la mia attenzione. A quel punto a volte mi basta guardare l’anteprima, altre però è troppo corta e devo aprire decine di nuove schede per rendermi conto se il contenuto è quello che penso, per capire cosa selezionare. Almeno, unica cosa buona, selezionando gli elementi su questa schermata posso aggiungerli in blocco al gruppo che mi interessa, altrimenti non immagino la sofferenza di andare uno ad uno… 🙏 (questa cosa btw non è inclusa nemmeno in molti #software di note più personali, stavolta Worpres vince)
@talksina
davvero, di quali funzioni interessanti parli riguardo questo plugin? non so che uso volevi farne tu, ma le funzionalità pro che vedo listate mi sembrano o piuttosto avanzate, o raggiungibili comunque in altri modi sapendosi muovere un attimo su wordpress.
francamente, anche con solo le funzioni free, meglio questo che fare a mano creando paginette dove mettere con fatica tutti i collegamenti…
Purtroppo, è esattamente questo il #danno di avere #orari inderogabili tutti spezzati, anziché il proverbiale 9-5 (…o anche 8-13, come l’anno scorso in cui avevo scuola). Però ho fatto caso ad una cosa, da qualche giorno: sto andando a dormire allo stesso orario nominale medio di prima che scattasse l’ora legale… il che significa che, quando in un attimo ho scalato indietro di 1 ora solare l’orario di andare a letto, non ho fatto nulla a riguardo e non ho avuto strane #difficoltà (a parte il fatto che domenica sono stata di merda senza energie tutta la giornata, ma già da lunedì ero normale). Ho una #teoria. 🤓
Evidentemente, il mio andare a #mimir è completamente basato sul “ok, adesso è DAVVERO #tardissimo, se sto ancora sveglia domani sono morta, quindi chiudiamo tutto”; o, in altre parole, si basa su cosa leggo in giro sugli orologetti. Se le cose stanno così, vedere quell’orario estremo prima che questo arrivi veramente dovrebbe essere sufficiente a farmi avere un “effetto troppo-tardi” in un momento in cui è ancora presto e in cui, se continuo ad agire normalmente, finirei però a dormire come dovrei. Monkey brain, monkey fix. #Idee per possibili #metodi ancora da provare… ma ho speranza solo per uno:
Dopo una certa ora, nascondere tutti gli #orologi dai computer che uso, e guardare solo un orologio dedicato che tengo sempre 1 o 2 ore avanti. Sarebbe facile. 🌚
Problemi: come nascondo l’orario davvero ovunque? Facile mettere un pezzo di carta sulla status bar del sistema, ma sulla schermata di blocco? E soprattutto, i timestamp nelle app di messaggistica? Gli #orari di modifica nel gestore di file? …
Spostare avanti il fuso orario dei #computer dopo una certa #ora o un certo momento (esempio, appena finita la cena). Non causerei problemi a nessun programma, perché il #tempo contato dal sistema rimarrebbe lo stesso, cambierebbe solo la visualizzazione. Si può volendo anche scriptare attivazione e disattivazione dello shift. 🧮
#Rogne: ho paura che uno scostamento di multipli di 60 minuti non sia buono, probabilmente conoscendo di quant’è mi abituerei inconsciamente a sottrarre le #ore ogni volta all’orario che guardo, finendo quindi comunque per funzionare sotto l’orario reale.
Usare qualche #script che già da un momento a caso della serata inizia a velocizzare subdolamente il tempo, aggiungendo un numero casuale di secondi (in un certo range) ad ogni minuto. Già dopo qualche quarto d’ora ora sarà quindi impossibile fare calcoli per capire che ore sono davvero, e l’unico modo che avrei per saperlo sarebbe guardare un #orologio non-trollante, cosa che mi basta semplicemente non fare. 🚷
Dovrò studiarmela un po’ e fare un buon algoritmo, ma l’idea dovrebbe funzionare sia su Linux, sia su Windows, e anche Android. Non dovrebbe causare problemi ai programmi nonostante cambia l’UNIX time, perché va sempre solo in avanti, fin quando non arriva una data ora (quando sarò già a letto da un pezzo), in cui viene annullato lo shift e il clock torna indietro, tutto a posto per la giornata seguente.
Eccovi una cosa #allucinante: su invito altrui e promessa che, con una #promozione, avrei ricevuto 3 euro di buono Amazon semplicemente aprendo la app ogni giorno, avevo installato #TikTok e fatto la registrazione, qualche giorno fa. Le premesse, essendo queste, erano buone, non era detto da nessuna parte che avrei dovuto effettivamente usare la #app e bruciarmi il cervello, per cui, l’ho fatto… Solo che ricevevo un errore ogni volta che provavo ad inserire il codice di #invito, e ci ho provato per svariati #giorni, finché ieri il campo per farlo è direttamente scomparso del tutto, presumibilmente perché è passato troppo tempo, e la promozione, valida solo per i nuovi utenti, mi è quindi scaduta. 1 minuto al giorno truffato (non di più, perché i video non li guardavo, lmao, poveri stronzi se pensano che butto il mio tempo così), un pochettino mi rode. 😐️
Ma avevo nel frattempo notato che, non so da quando (sto sulla versione 33.9.4, credo la penultima), hanno finalmente aggiunto un maledetto tasto per salvare in locale i #video creati dalla #fotocamera in-app, senza prima caricarli sul social, quindi ora ‘sta roba #cinese è almeno un po’ più utile. Quindi, anche se ho fatto logout, non ho disinstallato subito la #applicazione, ma ho voluto perdere un po’ di tempo a cercare se ci fosse un qualche modo per aprire direttamente la #videocamera, senza passare per la schermata principale, che richiede login con annessa accettazione dei termini legali. Ricordo che un tempo c’era una voce nel menu popup del launcher di Android per farlo, ma ora non mi appare, quindi la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di cercare tra le activity dell’app una che facesse al caso mio… Spoiler: l’ho trovata, ma non serviva; è disponibile direttamente un #widget “TikTok #Camera”, che io non avevo visto subito, ops. Ci sono poi altri widget ed activity che, se non al feed principale, riescono quantomeno a far arrivare alla ricerca, e quindi permettono di navigare la #piattaforma in via anonima ma diretta. (Più altre interessanti, dovrei fare un post a parte?) 🪄️
https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/03/image-15.pngIl punto è, tra widget di quel tipo ed activity utili, con questi piccoli #trick si riesce ad usare una buona parte delle funzioni non strettamente #social di TikTok senza effettivamente accettare né termini di servizio né politica sulla privacy, e quindi senza legalmente cedere la propria anima a nessuno. Fatene buon uso, suppongo, questa roba è grossa: non hanno il diritto di rubarvi alcun dato in questo stato, e se lo fanno lo stesso allora potete portarli in tribunale, perché voi non avete letto alcun messaggio riguardo i termini né cliccato nessun tasto per accettarli tacitamente o meno… insomma, ci si può divertire con la loro camera senza classiche preoccupazioni, oppure ancora fare ricerche e guardare contenuti senza affidarsi a frontend terzi che ogni tanto si rompono. 😈️https://octospacc.altervista.org/2024/03/24/3-euro-truffati-ma-tanta-goduria-guadagnata/
Lo so che ho scoperto l’acqua calda, ma #WhatsApp è veramente un culo, #mannaggia!!! 🎃
Non avendo backupato anche quello prima di formattare il telefono, ora che mi serviva un attimo ho dovuto reinstallarlo da capo, fare l’accesso, e… il numero a cui dovevo inviare un messaggio non l’ho tra i contatti della SIM come ricordavo, e per qualche motivo sulla zappa non è salvato, e giustamente non esce nemmeno tra le chat perché quelle sono salvate solo in locale. Primo #sclero. 🤹♀️
“Però ho ancora l’acceso su Web sulla VM cloud, posso vedere lì sopra la #chat”, penso… e ovviamente ho riscontrato #problemi di rete così insoliti che ci ho messo una decina buona di minuti solo ad arrivare lì sopra. Non è colpa di #Meta stavolta, ma seconda bestemmia. 🎳
Solo che, quando finalmente si apre il coso lì sopra, noto che mi ha sloggato… e mi torna in mente che molto probabilmente questa è una cosa che succede sempre quando si fa un nuovo login su #client nativo (anno del Signore 2024 e vazapp è l’unico servizio al mondo con ancora questa limitazione), anche se allo stesso tempo non ho fatto ricerche e quindi nemmeno ci giurerei… chissà se invece è un bug? Ma baco o meno, terza imprecazione. 🎈
A questo punto il numero lo trovo per fortuna salvato da un’altra parte perlomeno, altrimenti avrei dovuto aspettare di tornare a casa (ma a quel punto sarebbe stato troppo tardi), accendere il PC fisso, aprire WhatsApp Web stando offline, e nel caso migliore la pagina si sarebbe caricata lasciando visibili le chat, mentre nel peggiore avrei dovuto per forza ravanare tra i dati del database locale per trovare il dato in questione. Quarto allarme scampato?
https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/03/image-6-960x960.pngI side #projects non finiscono mai: ogni volta vengono quelle #idee che devono per forza essere stuzzicate… e puntualmente ciò che doveva essere un progettino di 1 giorno o 2 si protrae sempre più a lungo (e se non è tecnicamente già successo, sta nell’aria), e da #progetto collaterale diventa un nuovo progetto principale. E i #progetti precedenti? Beh… diventano a loro volta secondari! 😬️Praticamente, qualche settimana fa pensavo che avere una roba simile alla #fotocamera DSi (si, ormai quello è un chiodo fisso nel mio cervello, anche se mezzo arrugginito, e l’articolo non è ancora finito) ma open-source e per dispositivi #mobile moderni sarebbe figo, si può sviluppare qualcosa di versatile e potente… però non avevo personalmente iniziato nulla. Da però qualche giorno ho pensato di voler creare una piccola #webapp semplificata per fare questi memini con le scritte, e magari pure varie decorazioni (per il momento sto usando GIMP, che è molto tedioso). Stamattina ho pensato… “Perché non unire tutte e due le cose? Una versione molto basica riesco a farla in qualche giornata scarsa…”… si si 🤣️
Beh, non iniziamo al meglio, perché la prima metà giornata l’ho spesa a pensare “hm ok voglio qualcosa di multipiattaforma”, ma “il mio amore #web vanilla non va bene perché su telefoni più scrausi con camere marce non girerebbe bene, e quindi “vabbé quasi quasi provo #React Native”, solo che “ah mi sa che per avere un canvas di disegno su tutti i target di build devo usare questa libreria particolare”, peccato che “aiuto è un casino tra documentazione e dipendenze dell’ambiente non so cosa è più mentale”, e quindi “aspetta ma se usassi Godot?”, per poi scoprire che “mannaggia solo la versione iOS di Godot supporta le fotocamere (non ci godo[t])”, e allora “vabbé, Unity funzionerá”, e quindi via con la pazienza di installare un SDK LTS vecchio che supporta ancora Android KitKat (è stato lentissimo sulla mia VM cloud), peccato che poi “aiutoooo Unity è complicatissimo è impossibile fare qualsiasi cosa senza soffrire”, e anche se “magari ci sono altri engine #multipiattaforma che fanno al caso mio?”, purtroppo “no, non esiste un bel niente”. 😶🌫️️
E comunque alla fine mi sono convinta che in qualche modo questa cosa l’avrei fatta funzionare per forza su #ReactNative, che di tutte le probabili #soluzioni mi sembra ancora quella meno malata; per fortuna, #giochicchiando fino all’ora precedente (con non poca confusione), ho tirato su una base che mi dimostra all’atto pratico che ciò che mi serve è facilmente implementabile. Quindi, essendo la domanda del perché sempre esaurita da un “perché no?”, e risolto il dubbio del come, ora l’unica cosa che mi chiedo è il quanto… quanto #tempo e sudore prima di pubblicare la prima grezza build online? 💀️ (Ammesso che vada tutto liscio, perché sulla carta ora dovrebbe, ma nella pratica non ho ancora testato il funzionamento su Android, solo quello via browser…)
A parte le battute, immagino che il suo ragionamento sarà stato che tanto, a righe nere e bianche, non sembra chissà che; chi non ne sa nulla non si fa domande, e chi invece sa allora capisce tutto e ugualmente non fa domande. Però lui evidentemente sa benissimo e non ha trovato l’articolo per sbaglio… “super #cute”. 🤫️