minioctt, to web Italian

Sembra che sto di nuovo perdendo l’abitudine di riuscire a scrivere abbastanza qui negli ultimi giorni, e la cosa non mi piace granché, ma questi nuovi progetti un po’ mi stanno rapendo quindi non ho per la testa nemmeno la necessaria entropia per scrivere scemenze. Comunque, stasera con la scusa del mio compleanno (il tempo scorre…) ho visto degli amici, quindi non ho potuto fare tantissimo sul mio , solo robine tra stamattina e oggi pomeriggio (e tra poco vado a mimir, sembra che io stia riuscendo a prendere abitudini migliori):

  • Ho fatto un nuovo componente Shell con una grossa API contentRunner, praticamente ciò che dovrebbe occuparsi di far partire nuovi processi applicativi, di qualunque tipo, ma che hanno requisiti diversi dietro le quinte. Btw, a causa di questo devo riprogettare il componente Proc, che prima avevo fatto solo per prototipare e ora non va affatto bene (per il momento questa API lo bypassa completamente, ma a lungo termine non andrà bene). 🙄️

  • Devo fare un po’ i salti mortali per far fungere programmi negli iframe che si integrino con il al massimo, considerando che è un requisito per me fondamentale quello che il sistema funzioni anche senza alcun tipo di server di backend… già far comunicare i programmi nel frame con quelli nella normale finestra è un bel disastro, ma poi ho dovuto inventarmi anche qualche per far caricare ai frame risorse presenti nel file system virtuale, cosa che a quanto pare nessun altro implementa correttamente. E non ho nemmeno finito… 😊️

  • Ho già provato a fare dei test riguardo il theming dell’interfaccia utente, precisamente con 7.css, ma… è un altro disastro. Questa libreria usa nomi di classi talmente generici e altri attributi talmente specifici che so già che prima o poi usciranno problemi se volessi usarla così stock… ho anche quasi provato ad implementare qualche hack per sistemare uno dei problemi, però no, gli altri rimarrebbero. E con altri possibili temi sarà la stessa questione! Dato che non posso forkare e mantenere infiniti temi per colpa di minuzie, piuttosto credo che mi inventerò qualcosa per patchare i fogli di stile come serve a me… o aggiungendo un processo di build apposito, o implementando processi di patching al volo (con caching) direttamente nel sistema. ☠️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/04/image-7-960x484.pngHo tra l’altro deciso almeno di crearla una repo Git per il progetto, almeno per ora, perché andare avanti senza conservare la minima history può essere problematico considerando che sto pesantemente prototipando. Man mano che farò aggiornamenti potrete testare su https://hakujos-octtspacc-[…].gitlab.io/… ma ora non c’è proprio nulla da provare lì, al massimo vi può incuriosire leggere il , boh. 💣️https://octospacc.altervista.org/2024/04/23/cant-write-only-write/

minioctt, to programming Italian

Lo dico chiaro e tondo ora, perché a quanto pare il mio pitch veloce di ieri non è entrato bene in testa a molti: si, il che voglio creare è scritto con tecnologie web vanilla (HTML5, CSS, e ) e gira interamente nel . Si, è un po’ una per la grandezza del mio scopo, ma per favore non stupitevi e non rabbrividite, perché non sono la prima a pensare qualcosa del genere, e anzi, diverse cose sono già state belle che realizzate… 🦷️

Non so in realtà se qualcuno di quegli pseudo-OS si avvicina più ad un normale nel modo in cui vorrei fare io, magari dovrei prendermi del tempo per sfogliare (ma mai leggere, non abbiamo così tanto tempo!!!) meglio il loro codice… perché da un lato già sentimenti contrastanti su questa cosa. Potrei forse semplicemente forkare uno di quei robi open-source, e avrei così forse da fare un po’ meno lavoro con un costo minimo di possibilità perse dal punto di vista dell’utilizzo pratico (che poi spiegherò meglio)… però, avrebbe anche un minor valore come lavoro del mio portfolio rispetto a qualcosa di costruito tutto da zero, e fino ad ora in realtà sembra starsi rivelando un grattacapo gradevole, come non avevo granché fatto prima d’ora. 👽️

In realtà finora non c’è nulla di difficile da , la vera difficoltà sta nel costruire una buona progettazione senza avere nemmeno un briciolo di conoscenza formale sulla teoria dei sistemi operativi, ma solo andando un po’ a sentimento e con le conoscenze collaterali che, da power user di Linux, Windows, Android e tutto quanto da anni, comunque ho indubbiamente accumulato. Perché appunto, non voglio fare uno di quei simulatori che direttamente funzionano con logica di alto livello, ma vorrei tentare di partire da più in basso per… well, creare tutte le astrazioni in modo più ordinato e funzionale, per poter quindi implementare caratteristiche anche più avanzate che altrimenti sarebbero possibili solo con delle hack (ad esempio, come permetti a delle app di mostrare overlay a schermo intero se tutta la tua logica dei processi ruota attorno al dogma che un processo è la sua finestrella nel DOM con il suo tastino in taskbar?). 🧨️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/04/image-6-960x503.pngQuesto è ciò che ho fatto da stamattina ad ora… ho implementato per iniziare giusto un pizzico di logica di eventi, processi, file system, e poi i primissimi passi per il gestore di finestre, in quello che potrebbe tecnicamente essere considerato un … si, l’ambiente è praticamente nel kernel al momento (yikes!), ma dovrò pur andare un passo alla volta. Almeno, sto cercando di strutturare il codice in modo modulare, come strati non direttamente dipendenti tra loro, quindi prima o poi dovrebbe essere facile scambiare componenti core del come pezzettini! Ganzo comunque avere già qualcosa che a video gira, nonostante la strada per la vera funzionalità è ancora lunga. 🙃️https://octospacc.altervista.org/2024/04/22/os-nel-brauser/

minioctt, to linux Italian

Non so a questo punto se davvero è colpa mia o di o dei demoni, però… negli ultimi giorni stavo vedendo un utilizzo di RAM sempre più anomalo sul , che sommando il conto di memoria dei singoli processi non tornava, e che dopo ore di uptime si spingeva così oltre da saturare tutta la memoria e quindi far andare il sistema in quello stato di soft-freeze allucinante tipico che costringe all hard-reboot (molto ironico a pensarci). 😩️ Zero voglia di capire il perché di questa cosa, ma in ogni caso credo che era comunque da ripulire il , perché questo non era l’unico problema strano:

  • Da qualche mese sono apparsi problemi con alcuni storage rimovibili… gli NTFS non si montavano o si montavano in sola lettura, le FAT invece si montavano in scrittura solo a volte, un disastro… cacca. 💩️

  • Questo successo proprio ieri, stava quasi per depistare i miei test sull’uso di RAM: in qualche modo, la mia EasyCap (almeno su una specifica delle porte USB) si scollegava e ricollegava di continuo (stando al LED che sfarfallava e ai log di sistema), e dopo qualche quarto d’ora mandava pure in freeze o panic il sistema… wow. Siamo tornati ai tempi di Windows 9x, se un dispositivo hot-swappabile malfunzionante manda in mona il intero, al kernel monolitico dello schifo. 😕️

Quindi, si fa prima a piallare tutto. Volevo mettere Debian, perché su server funziona bene, sicuramente meglio di qualcosa a base Ubuntu… nonostante c’è chi dice che su desktop non è il massimo. Boh, casino per mettere la ISO sulla pennetta con Ventoy a parte (che a quanto pare un giorno si è mezza corrotta e da allora non avvia più la roba compressa in NTFS, quindi ho dovuto copiare il file in un modo preciso per non farlo comprimere…), l’installazione va liscia, e… al boot c’è solo la riga di comando di GRUB. . 😭️

Ora la pazienza è meno di zero, voglio comunque Debian ma a questo punto dico che voglio tenere Linuc Mint, e allora installo LMDE come alternativa che avevo già previsto. (Btw, hanno reso un po’ più carino l’installer.) E… stessa rogna con GRUB. Ed è solo a questo punto che mi ricordo che forse devo sistemare nell’UEFI l’ordine di avvio che magari è saltato per aria… e si, dovevo fare solo quello, quindi ho praticamente piallato Debian appena installato per niente. Ma ormai mi tengo la menta edizione debianosa va, che è meglio, è anche tutta settata per il desktop e bellina come la normale menta, ma dovrebbe essere più stabile perché non c’è Uculu di sotto… 💢️

https://octospacc.altervista.org/2024/04/15/trollinux/

minioctt, to Haiku Italian

[⤴️ https://octospacc.altervista.org/2024/02/27/haiku-os-belin]

Uffa, ancora non funziona bene… so che è già tanto che funzioni in generale, e penso che il sia altissimo, però che palle tutti quei anche parecchio gravi e le mancanze assurde, lo rendono , magari fosse davvero daily-drivable! 🥶️

  • Ho scoperto che in realtà l’immagine live è anche persistente; in effetti tutto ciò che l’installer fa è copiare su una nuova partizione i file del sistema correntemente in esecuzione… molto figo, vuol dire che in realtà si può usare già solo flashandolo su chiavetta, e installarlo al momento opportuno dopo un po’ di uso così. 🖋️

  • Purtroppo però, la partizione di sistema della ISO è piccolina, e non esiste un modo per ridimensionarla essendo in BeFS (il partizionatore di Haiku non lo fa, e Linux l’unica cosa che riesce a fare è leggere i file, nemmeno scrivere), quindi nella pratica va fatta l’installazione per installare app e fare aggiornamenti (volendo, anche sullo spazio libero dello stesso drive di installazione, lol, a patto di cancellare la partizione di avvio piccola dopo o altrimenti il boot continuerà ad avvenire in quella). 🙄️

  • In realtà, volevo installarlo per bene sulla chiavetta, ma mi seccavo di farne una seconda intermedia o di masterizzare un DVD-RW, quindi inizialmente ho provato da VirtualBox… però lì dentro l’accesso alla penna USB non sembra fargli piacere, e dopo un po’ che scrive o il processo va in qualche errore oppure si pianta indefinitamente. Sembra essere un problema comune, pazienza, ho fatto con il mio metodino originale allora. 😎️

  • Ho notato belle in termini di applicazioni, ce ne sono anche di insospettabili per un sperimentale… anche emulatori di console (c’è anche PPSSPP…) e vari giochini, sia liberi che semi-open (c’è VVVVVV bello lì), addirittura BoxedWine, e pare anche OpenVPN. E l’app store (Haiku Depot) funziona davvero bene, mentre su Linux non ho mai trovato alcun gestore di pacchetti GUI davvero ben fatto. Molte crashano in strani momenti per motivi a me ignoti, sarà il kernel che si cringia a gestire la roba, o boh, essendo tutto in beta, ma bene o male funzionano correttamente. 💣️

  • Purtroppo il hardware no, non è ‘sto granché… confermo quello che ho già detto l’altro giorno per l’Acer, ma ho voluto anche provare sull’altro portatile (quello vecchio di mio padre che mi ha passato), HP Pavillion 15-cw1000nl, e lì parte e funziona, ma: niente WiFi (la scheda Ethernet invece è riconosciuta ma non l’ho provata) e niente audio, oltre ai problemi generali già detti. Ah, e non avevo detto che sull’Acer funziona il Secure Boot (perché non lo avevo notato), ma qui sull’HP invece non va. 🧱️

  • Lato UX ribadisco che è il è curato ottimamente, non ci sono le inconsistenze che si trovano in piattaforme potenti come Windows o Linux, ma allo stesso tempo non è un giocattolino (…se non fosse rotto). Nonostante sia un bel po’ diversa da quei 2 sistemi (anche le scorciatoie son tutte sminchiate, aiut), non è un insormontabile perché la documentazione c’è e mi sembra fatta veramente bene, concisa e ordinata ma non lacunosa, e con la giusta quantità di schermate, icone, testo colorato, e tutto. E in effetti questi sembrano essere alcuni principi fondanti dello sviluppo. 🎁️

  • Ci sono però certe che vanno dal “oh, mi sembra grave questa cosa ma realisticamente non mi serve”, al “cazzo, questo è un ”. Innanzitutto, non è un sistema multi-utente, nel senso che non esiste proprio il concetto di utenti multipli, cosa ok per workstation personali ma terribile per computer condivisi (e doveva essere un multimedia OS, ed il concetto di multimedia PC mi sa che prevede anche la condivisione, quindi ). Poi, non sembra esserci nemmeno modo di bloccare gli accessi: non c’è una password di avvio, e non c’è un blocco schermo a comando, c’è solo un’inutilissima password per dopo l’attivazione dello screensaver (che tra l’altro non può essere manuale, parte solo con il tempo di inattività). Ah, e non c’è nemmeno la sospensione, divertitevi a usarlo sui in giro sapendo di dover arrestare e riavviare il di continuo per posarlo e riprenderlo. 🐌️

Però ora a parte tutto ciò c’è stato il colpo di grazia: dopo averlo avviato sull’HP, ed aver correttamente arrestato il sistema, andando a mettere la pennetta di nuovo nel vecchio portatile si avvia si il bootloader di Haiku, che dice però che la partizione di sistema non è avviabile, o è , o qualcosa del genere (anche se fino a prima ha funzionato), sia da UEFI che da BIOS legacy. Quindi probabilmente posso solo riflashare e sperare di essere più fortunata la prossima volta (forse conviene la nightly?). , ma come può un OS rompersi così? Mi sembra di star riprovando ReactOS, non mi piace. 😩️

https://octospacc.altervista.org/2024/02/29/haiku-dolore-e-dolore-poca-gioia/

minioctt, (edited ) to showerthoughts Italian

#Idea in teoria molto semplice che potrebbe ridurre il problema della spazzatura sul #web, dei motori di ricerca che restituiscono risultati di qualità sempre più scadente a causa del #SEOSpam che non fa altro che aumentare, e tutte queste cose qui: servirebbe un sistema di valutazione da parte degli utenti per i risultati (che va a complementare i ranking algoritmici). Si potrebbe fare in tanti modi, ma uno con like+dislike sarebbe la cosa migliore, per la sua rapidità nell’uso che però risulta lo stesso in dati utili se usato da molti utenti. Alla fine è così che è nato Reddit, pensandoci, ma quelli erano anni diversi e il #problema che si stava cercando di risolvere era diverso da questo qui, quindi non centra se non in superficie. 👁️‍🗨️️

…Non so però come un grosso motore di #ricerca potrebbe fare a prevenire abusi di questo #sistema che lo renderebbero non solo inutile ma anche controproducente (risultati utili sotterrati da dislike disonesti, o quelli inutili portati su da like bottati). Tuttavia, probabilmente l’idea si può realizzare in casa, sfruttando qualcuno dei vari meta-motori che il mercato del software open-source offre (o creando un’estensione browser per motori mainstream), facendo in modo di garantire l’accesso alle votazioni soltanto ad utenti “fidati” (amici a cui si registra un account, persone che possono fornire un qualche tipo di verifica forte dell’identità, ecc…). Se avete maggiori #idee su questa questione magari possiamo provare a sviluppare qualcosa, francamente sono sempre più stufa di dover scavare per trovare #informazioni anche banali, sempre ‘sti cazzo di #siti #spam in cima. (O esiste già?) 🙄️

https://octospacc.altervista.org/2024/02/24/cosa-se-le-valutazioni-sui-motori-di-ricerca/

#idea #idee #informazioni #problema #ricerca #SEOSpam #sistema #siti #spam #web

minioctt, (edited ) to AdobePhotoshop Italian

[⤴️ https://octospacc.altervista.org/2024/01/16/spaghetti-a-breve-termine/]

Non sono passati nemmeno 10 giorni da quando avevo detto “aaa è improbabile che aggiornerò ancora , dovrei provare a far iniziare a funzionare il progetto definitivo migliore…” 🥴️

Però poi mi sono resa conto che: magari del alternativo non è semplice progettare tutta l’interfaccia e il suo funzionamento (cosa che va fatta, essendo una cosa da da zero), ma certamente non si posso comunque granché se prima non preparo dei logici che so già che mi dovranno servire… e allora, tanto vale iniziare a lavorare per quelli, integrandoli nella che (per quanto ) è già esistente e funzionante, e acchiappare un bel 2 in 1 (espandere quel , e nel mentre accumulare codice che mi servirà per quel molto altro più tardi). 📦️

La prima cosa un po’ intricata che serve è il supporto all’ingestione di dati da diverse, con diversi. L’idea è di avere un solo di dati che la app usa per lavorare internamente, per evitare di avere spaghetti, ma questo vuol dire che bisogna fare qualche tipo di conversione. Ci sarebbero diversi approcci: 🔪️

  • Il più classico sarebbe quello di scrivere (come degli schiavi indiani) delle di codice per tradurre ogni tipo di entità dai esterni a quello interno, e viceversa… il che non solo è una pazzia, e richiede un botto di (va scritto un numero di complesse pari alle piattaforme da supportare, moltiplicato per 2), ma finisce per dare : appena decidiamo che lo schema di API interno va modificato o allargato, ecco che bisogna modificare in ognuna di quelle parti, ed ecco che magari escono nuovi errori e problemi. Ehhh, no, non ci sto dentro. 😩️

  • La mia idea, invece, è di usare un di , almeno per quando le task sono semplicemente selezione e riassegnazione di chiavi di (per operazioni più complesse, il codice è più appropriato del ). Era questo che avevo già provato a fare mesi fa (e funzionava eh!), ma, riguardandolo ora, mi stavo rendendo conto che lo strano JSON da me inventato ha dei abbastanza forti, tra cui penso sia un casino tremendo usare 1 solo documento di per fare sia avanti che indietro. Quindi, ho iniziato a ripensarlo da capo, ma ho pensato abbastanza in fretta che, beh… non va bene per sta roba, lo si vede anche dal come devo mettermi a scrivere chiavi tipo “__robo__“; JSON abuse, doing I am. Però l’idea credo sia bona… 😋️

E allora, fortunatamente sono tornata sana giusto in tempo, prima di ancora una volta dopo mesi con Jason; almeno, abbastanza sana per capire che è meglio impazzire con , se proprio proprio, in questo caso. E, boh, ci ho perso 1 giornata e qualcosa (soprattutto l’altra sera in cui, mezza drogata di sonno, mezza cringiata per colpa della situazione, ho iniziato ad andare un pochino mentale), ma bene o male l’ho fatto funzionare un minimo. C’è stato di tutto in mezzo ovviamente; tra cui, il per aver sistemato un , eccetto scoprire poco dopo che, no, nulla era sistemato… e averci dovuto perdere un’altra mezza giornata. 📆️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/01/image-9-960x451.pngIn , i documenti di trasformazione: a sinistra, quello XML nuovissimo, credo definitivo; al centro, quello JSON vecchio: a destra, quello JSON nuovo che ho sperimentato per pochi quarti d’ora. 💎️Questa è una di quelle cose capaci di stupirmi anche se fatte da me: la sola di poter raggiungere il 90% di quello scopo intricato semplicemente un documento XML in maniera adeguata, e avere vita facile per ogni , la trovo in concetto. Comunque, ho dovuto (iniziare a) scrivere una mega-funzione totalmente per questa cosa perché, come già avevo constatato mesi fa, ma riconfermato appunto ieri, tutte le in giro per fare trasformazioni di dati così sono troppo generiche, a quel punto usare quelle sarebbe anche peggio che fare tutto in . E credo di aver cercato fin troppo in giro. E, ahimè, prima o poi soffrirò di nuovo, perché dovrò scrivere pure la di traduzione inversa! 😵‍💫️

Che centra con la mezza kangata? In pratica, avendo integrato questo già da ora, MBViewer può visualizzare (alcuni) , e (con qualche problema, per ora) , il che non è male. È male, invece, il mio aver scoperto solo ora che su Firefox avviene un problema con il parsing dei feed RSS, che dovrò sistemare… ma su funziona tutto. Oh well. Ohhh, it’s so well. I non finiscono mai, la tortura della è eterna!!! 😭️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/01/image-10.pngProvate idk, https://hub.octt.eu.org/MBViewer/#/SiteUrl=https://mastodon.uno/@octo.rss|platform=rss. (Da Cromio per ora, come ho detto, 😴️)https://octospacc.altervista.org/2024/01/25/mbviewer-per-distrarci/

hanse_mina, to Ukraine
@hanse_mina@nafo.uk avatar

In a joint new investigation, two divisions of Radio Free Europe — the Ukraine-based project and the Russian media — uncovered an illicit military recruitment scheme run by Russia’s Main Intelligence Directorate (). The military intelligence agency, it appears, is using a fictitious private military company, PMC (which translates as “Redoubt”), to recruit mercenaries for the war in Ukraine.

https://meduza.io/en/feature/2023/10/13/why-does-gru-need-a-pmc

BBCRadio4, to music
@BBCRadio4@social.bbc avatar

🎶 "We need this for our young people and for our society."

Violinist Nicola Benedetti is 'Big Sister' to Scotland's Big Noise music education scheme. She explains why she's so passionate about getting children involved in music.

https://bbc.in/3YLvo8D

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