Si narra che nel maggio del 1860 quando Giuseppe Garibaldi e i suoi Mille, nella battaglia contro i Borbone, conquistarono Palermo per unirla all’Italia, il condottiero cercò ristoro in un piccolo bar e lo chef servì in suo onore un gelato coi tre colori della bandiera nazionale: così nacque "Il Giardinetto" un "pezzo duro" che, con i suoi tre strati di fragola, cedro e pistacchio, arricchiti di canditi, i colori dello spongato richiamavano quelli del Tricolore.
Da allora sono passati 164 anni, ma la storica gelateria Ilardo è ancora lì, che fa il suo gelato giardinetto
Il 7 maggio del 1624 arriva a Palermo, proveniente da Tunisi, il vascello della redenzione dei cattivi (riscatto dei cristiani prigionieri degli infedeli). Il Vicerè Emanuele Filiberto, contro il parere del Senato che sospettava che a bordo covasse la peste, ne permette l’attracco, “carico come era di mercanzie e ricchi doni a lui inviati dal Re di Tunisi”, la peste si diffonde in città.
In occasione del 25 aprile l'Archivio di Stato di Como ripercorre la vicenda dell'avvocato Perretta attraverso questa dichiarazione, rilasciata dal C.L.N. locale.
Foto per gentile concessione dell'Archivio
(Ne approfitto per ricordare che gli Archivi di Stato sono, come le biblioteche, i musei e i luoghi della cultura in generale, aperti al pubblico e che è possibile accedere personalmente a moltissimi documenti)
Il papà è sempre il papà, oggi come duecento anni fa!
Con quanta tenerezza il marchese Pietro Paolo Raimondi (1742 - 1807), già Decurione della città di Como, marito di Giuseppa Giovio, scrive alla sua “carissima e amatissima figlia” Marianna Aloisia (1793 - 1859), dell’età di nove anni allora, interessandosi amorevolmente della sua salute e dei suoi studi!
Archivio di Stato di Como, Lettera a Mariannina Raimondi, 1802 settembre 28
Questa cosa che nel Sette-Ottocento a una tizia veniva dato il nome della nonna, che era uguale a quello della zia, identico a quello della seconda moglie del nipote, che era lo stesso di quello della moglie del sarto, il quale per non far confusione aveva chiamato così pure la figlia vi deve far rivoltare nelle tombe a tuttə quantə!!!
Attenzione attenzione! Sia reso noto a tutti i cittadini come comportarsi in caso di neve!
Oggi, quasi 250 anni fa, in tutto il Ducato di Milano (all'epoca dominazione austriaca) veniva diramato questo editto e si stabilivano multe di cinque scudi e persino la carcerazione per gli inadempienti.
Era il 7 dicembre 1777.
Correva l'anno... 1907 e a Como i rappresentanti delle diverse associazioni si riunivano per "la benefica istituzione dell'Albero di Natale". E io oggi, a distanza di oltre un secolo, ripesco documenti d'archivio per portare la #FestaBusta#ASpassoNellaStoria
Mi piace gironzolare, al mattino presto, per il Mercato Coperto di Como, quando ancora ha l'aria un po' sonnolenta ma già inizia ad animarsi di suoni e colori.
(Questo è un #pipponpixel , scorri le immagini per saperne di più. Descrizioni negli Alt Text)
Com'è fatto un archivio? Qualcuno di voi ha mai avuto la possibilità di visitarne uno? Con questo post oggi vi porto un po' nei depositi dell'Archivio di Stato di Como. Ma solo un po', perché conserva circa 96000 pezzi (buste, volumi, registri) disposti su 12 chilometri lineari di scaffalature, 2777 pergamene, 21099 fogli di mappa.
C'è da perdersi? Assolutamente sì! Ma è un bel perdersi. E c'è sempre uno spiraglio di luce.
Correva l'anno 1833, quando il dolore fisico e morale di un aborto non era sufficiente e dovevi anche giustificarlo davanti alla legge.
Dalle carte del Tribunale Preunitario conservate all'Archivio di Stato di Como il caso di Maria Grazia Poncia.
"L'errore [...] è di credere che io sia trascinata dal buon cuore o dalla pietà ad aiutare, senza sapere il rischio. È invece un proposito fermo che risponde a tutto il mio modo di vivere: io non posso fare diversamente perché ho un cervello che ragiona così, un cuore che sente così".
Se ancora non avete visitato la mostra su Fernanda Wittgens e sulla sua attività antifascista, allestita all'Archivio di Stato di Como, gratuita, vi invito a farlo. Chiude domenica! #storia#ASpassoNellaStoria