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Forse la sola Barbie che può interessare a @GustavinoBevilacqua e a chi segue
(Da stampa del 1881)

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"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà"

Peppino Impastato
(Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978)

Radio Aut era la radio libera fondata nel 1977 da Peppino Impastato, la sede si trovava a Terrasini ed era trasmessa sulla frequenza di 98.800 Mhz.

La radio era gestita in regime di autofinanziamento, Peppino e i suoi compagni la utilizzavano per denunciare i potenti mafiosi di Cinisi e Terrasini e per dare voce, con la controinformazione, alle istanze che provenivano dal sociale.

Alla fine di aprile del 1977 iniziarono le prime prove di trasmissione, si costituì un primo nucleo redazionale e dal mese di Maggio si cominciò a mandare in onda “Il notiziario di Radio Aut, giornale di controinformazione radiodiffuso”.

Peppino metteva in atto “Onda Pazza a Mafiopoli”, facendosi ascoltare dalla cittadinanza dei due paesi di Terrasini e Cinisi, inondando di satira politica tutti quei personaggi che conosceva personalmente, contando su notizie freschissime e riservate, pronte per essere divulgate alla sua maniera.

Il 9 maggio del 1978 Peppino Impastato veniva assassinato per mano mafiosa.

Radio Aut, Peppino e i suoi compagni la utilizzavano per denunciare i potenti mafiosi di Cinisi

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"Le meraviglie della tradizione gelataia siciliana"

Si narra che nel maggio del 1860 quando Giuseppe Garibaldi e i suoi Mille, nella battaglia contro i Borbone, conquistarono Palermo per unirla all’Italia, il condottiero cercò ristoro in un piccolo bar e lo chef servì in suo onore un gelato coi tre colori della bandiera nazionale: così nacque "Il Giardinetto" un "pezzo duro" che, con i suoi tre strati di fragola, cedro e pistacchio, arricchiti di canditi, i colori dello spongato richiamavano quelli del Tricolore.

Da allora sono passati 164 anni, ma la storica gelateria Ilardo è ancora lì, che fa il suo gelato giardinetto

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Il 7 maggio del 1624 arriva a Palermo, proveniente da Tunisi, il vascello della redenzione dei cattivi (riscatto dei cristiani prigionieri degli infedeli). Il Vicerè Emanuele Filiberto, contro il parere del Senato che sospettava che a bordo covasse la peste, ne permette l’attracco, “carico come era di mercanzie e ricchi doni a lui inviati dal Re di Tunisi”, la peste si diffonde in città.

https://www.panormus.blog/articolo.php?id=1914571367

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Cosucce così, che ti capitano tra le mani: libri dialettali milanesi del Settecento.

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Per tutti gli appassionati, un brano di musica da culo cortesemente offerto da Jeroen Anthoniszoon van Aken (aka Hieronymus Bosch)

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C'è ancora l'hashtag ? Perché, se sì...

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In occasione del 25 aprile l'Archivio di Stato di Como ripercorre la vicenda dell'avvocato Perretta attraverso questa dichiarazione, rilasciata dal C.L.N. locale.

Foto per gentile concessione dell'Archivio

(Ne approfitto per ricordare che gli Archivi di Stato sono, come le biblioteche, i musei e i luoghi della cultura in generale, aperti al pubblico e che è possibile accedere personalmente a moltissimi documenti)

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Dopo giornate noiose, oggi torniamo a divertirci.

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🇮🇹 Non dovrebbe, ma ogni tanto può capitare: perdersi nel labirinto dei depositi.

🗺️ Non deberea, ma a vice illo accide: perder se in le labyrintho de le depositos ()

🇬🇧 It shouldn't, but somtimes it happens: to get lost in the labyrinth called storage.

Altro vicolo cieco, termina contro una parete.
Un luuuuungo corridoio di scaffali
E la luce in fondo al tunnel!

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il “Timballo di maccheroni“, passato alla storia come “Timballo del Gattopardo“, che Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrive così:
“L’oro brunito dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall’interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l’estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio.”

Ecco la ricetta:
https://ilsicilia.it/il-timballo-del-gattopardo-una-pietanza-dal-gusto-letterario/

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Il Venerdì Santo a Como viene vissuto con grande partecipazione da svariati secoli, con una processione lungo le vie cittadine cui partecipano non solo i fedeli locali, ma che richiama credenti e curiosi da svariate zone della Lombardia e persino dalla vicina Svizzera.
Se volete saperne di più su questa della Settimana Santa che affonda le radici nella mettetevi comodi e scorrete le immagini con le rispettive descrizioni: il di sta per cominciare!

Il Venerdì Santo, alle tre del pomeriggio - orario secondo cui, stando ai Vangeli, Cristo spirò sulla croce - il crocefisso viene portato in processione lungo le strade della città, preceduto e seguito da rappresentanti di ordini religiosi, associazioni e rappresentanti delle istituzioni, oltre naturalmente a una gran folla di fedeli.
La processione, partendo dalla chiesa dell'Annunciata, percorre le strade cittadine fino a raggiungere la chiesa di San Bartolomeo dove, il 25 marzo 1529, si compì il fatto miracoloso. Ad anni alterni la processione "fa il giro lungo", scendendo cioè attraverso la città murata fino alle sponde del lago, dove il vescovo impartisce la benedizione alle acque. Ma torniamo all'evento storico.
Il Giovedì Santo, solennità dell’Annunciazione a Maria, che nel 1529 ricorreva il 25 marzo, i Confratelli dell’Annunciata iniziarono come tutti gli anni la processione guidati dal Crocefisso a visitare le sette chiese dove era riposto il SS. Sacramento. Dirigendosi verso la chiesa di Santa Chiara e San Rocco, al ponte di San Bartolomeo (attuale via Milano, all’altezza della chiesa dedicata al Santo) la strada era chiusa da due catene sovrapposte. Queste catene erano state messe dal governatore spagnolo per impedire l’entrata in città della cavalleria francese. Le estremità delle catene erano attaccate da grossi aanelloni in ferro, fissati ai muri laterali del ponte. Le guardie presenti sul ponte negarono la possibilità di rimuovere le catene, ma i Confratelli potevano passarci sotto e proseguire la processione. Quando la croce fu inchinata per farla passare sotto alle catene, quella superiore si strappò trascinando con sé la pietra alla quale era ancorata.
Da quel momento, acclamato come miracoloso dagli attoniti testimoni, la devozione al "Signur de Comm" andò crescendo sempre più, come manifestano anche i numerosissimi ex voto affissi in un'ala della chiesa dell'Annunciata, molti dei quali antichi di secoli, che ritraggono momenti di vita contadina, pericoli scampati di naufragio, aggressioni di briganti, incidenti di carrozze e carretti...
Particolare di uno dei quadretti ex voto: si vede un carro rovesciato, con due cavalli imbizzarriti, un uomo caduto in una scarpata poco distante da un ponte con una cascata e il santissimo Crocefisso stagliarsi nel cielo.
Un avviso municipale, datato 24 marzo 1820 e conservato presso l'Archivio di Stato di Como, testimonia la grande partecipazione e l’importanza, anche economico-sociale, che la processione da sempre riveste per la città e come fosse necessario garantire l'ordine pubblico in questi particolari giorni di grande afflusso di visitatori. Grazie per avermi seguita in questo (e per averlo richiesto col sondaggio). Buona Pasqua a voi tutti!

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La Biblioteca della Fondazione Sicilia, che si trova a Palermo all'interno di Palazzo Branciforte, possiede circa 50 mila volumi e svolge una funzione culturale di grandissimo rilievo.

Una ricca sezione è quella sulla storia della Sicilia, sulla Storia dell’arte, sulla Numismatica e sull’Archeologia.

Il Fondo librario antico della biblioteca è costituito da molte pubblicazioni stampate dal 1501 al 1830.

Sul soffitto della sala di lettura spicca un meraviglioso affresco di Ignazio Moncada di Paternò.

@LaVi

L'interno della Biblioteca della Fondazione Sicilia, che si trova a Palermo all'interno di Palazzo Branciforte

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Quale miglior posto di questo per porre una domanda relativa ai giochi? E allora ci provo.
Il 15 luglio 1742 Sua Maestà accordava il permesso, o la tolleranza, a Milano, de' Giuochi dell'Arbore Imperiale, e Bissotta. Qualcun3 sa dirmi di che si trattasse? Grazie.

Moltissimo

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Il papà è sempre il papà, oggi come duecento anni fa!

Con quanta tenerezza il marchese Pietro Paolo Raimondi (1742 - 1807), già Decurione della città di Como, marito di Giuseppa Giovio, scrive alla sua “carissima e amatissima figlia” Marianna Aloisia (1793 - 1859), dell’età di nove anni allora, interessandosi amorevolmente della sua salute e dei suoi studi!

Archivio di Stato di Como, Lettera a Mariannina Raimondi, 1802 settembre 28

Il retro della lettera, chiuso a fungere da busta e sul quale era vergato l'indirizzo del destinatario, riporta le parole: alla dilett.ma mia figlia Mariannina Raimondi, S.ta Soffia, Milano.

LaVi, to random Italian
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Questa cosa che nel Sette-Ottocento a una tizia veniva dato il nome della nonna, che era uguale a quello della zia, identico a quello della seconda moglie del nipote, che era lo stesso di quello della moglie del sarto, il quale per non far confusione aveva chiamato così pure la figlia vi deve far rivoltare nelle tombe a tuttə quantə!!!

mariosiniscalchi, to Zelensky Italian
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Qui è quando chiede a Macron di intercedere con altri leader occidentali con Putin per fermare agressione e portarlo a tavolo negoziale.
Ma Putin pensava di vincere in 3 gg.



video/mp4

nilocram, to scuola Italian
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Letture di un certo spessore
.

oblomov, to random
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Cugina spiega ad Oblomovina «I fossili servono ai paleontologi per capire cos'è successo qualche anno fa»

oblomov,
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Cugina: «Ad esempio hanno trovato fossili di pesci sulle montagne»
Oblomovina: «ma quindi prima i pesci volavano?»

eduinaf, to random Italian
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Come i nipoti scrivevano agli zii.
Correva l'anno... 1803

(Lettera conservata presso l'Archivio di Stato di Como)

minioctt, (edited ) to Software Italian

Ah, nuova scoperta: ecco un altro (piccolissimo, ma comunque inestimabile) pezzo di nintendica , non solo ricreato dalla secondo le benedettissime logiche del libero e , ma a sto giro direi anche molto reinterpretato e capace di introdurre nuovi dettagli (ma comunque senza snaturare troppo l’originale )… 🤯️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/02/image-10-960x560.pngÈ Polyrhythm Mania, che ripropone il di “Poliritmo” (o qualunque cosa si chiami). Ha una modalità più simile alla classica a punti percentuali, ma ha poi una modalità storia, i livelli generati casualmente, e qualche extra, tra cui editor di livelli. 💜️https://octospacc.altervista.org/2024/02/13/la-mania-poliritmica/

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Chi si offre volotario per cercare un testamento del 1821?

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